43 anni del Gruppo Speleologico Settecomuni
Festeggiamento ufficioso
Partecipanti: Chiara, Davide, Elena, Fossa, Fronsaglia, Jack, Marchetto, Marcone, Monica, Nino
Altri partecipanti: Arianna, Giuliana, Lucia, Diego, Giovanni Kezich
Era l'ultima sera di Schella Marzo, nel lontano 1972, il giorno in cui noi, cinque ragazzi, abitanti del quartiere Cuba di Asiago, decidemmo di fondare il nostro gruppo grotte.
A stimolare la nostra fantasia erano stati i racconti di Silvano Fracaro Jungar, padre di due di noi che in più occasioni ci aveva raccontato dei tempi in cui lui e il suo compare Renè Gios partecipavano all'attività del Gruppo Grotte Asiago.
Già allora, erano gli anni "50, in altopiano si conoscevano grotte di notevole interesse e i racconti delle esplorazioni dei vari busi (Spaluga di Lusiana, Abisso Tre Cantoni, Buso dello Sprunck, Buso del Sorlaro e altri...) ci impressionarono a tal punto che, nonostante la nostra giovane età (13-16 anni), quella di diventare degli speleologi diventò, per noi, un'idea fissa.
Fu così che il 29 febbraio di quell'anno (bisestile), dopo aver fatto fracasso per tutto il paese con campane, bidoni e lamiere a svegliare la primavera e dopo aver bruciato, con un gran falò, la "vecia" sotto lo sguardo paterno e divertito del vecchio spazzacamino Faina , nel vecchio piazzale dei partigiani (ora posteggio di S. Rocco) accadde qualcosa di importante!
Dopo aver trovato riparo dalla pioggia sotto i lavatoi coperti del quartiere Cuba e dopo un ennesimo riparlare e un nuovo rifantasticare di grotte e abissi, decidemmo di fondare un nostro gruppo grotte.
Scopi principali erano, ovviamente, l'esplorazione delle grotte, la protezione della montagna e, da buoni reduci della Banda della Cuba che eravamo, l'esplorazione delle fogne di Asiago (cosa non scritta nell'atto di costituzione ma praticata per un po'. Attività oggi chiamata speleologia urbana !).
Costituito il gruppo, sì individuò come prima sede il fienile della vecchia casa dei nonni dei fratelli Rigoni Zurlo, in via Cairoli. Sotto il fieno fu costruito un nascondiglio con tanto di porta d'ingresso, dove furono riposti i primi materiali di esplorazione come lanterne, petrolio, pezzi di corda e qualche elmetto da cantiere "prelevati" in casa, a parenti e "amici paesani"!
Il resto della storia lo potete leggere qui.
Tutto questo per dire che ieri sera, dopo la tradizionale festa di Schella Marzo 2015, alcuni componenti del Gruppo si sono ritrovati per festeggiare, anche se in maniera alquanto ufficiosa, il 43° compleanno del Gruppo Speleologico Settecomuni e a soffiare sulla candelina (accendino) della torta non poteva certo mancare il fondatore principale di allora ed ancora attivissimo Pierantonio Rigoni Zurlo (Nino).
TANTI AUGURI GRUPPO SPELEOLOGICO SETTECOMUNI
Commenti (3)
claudio
Thierry
Monica Ravagli