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ABRI SASSI ATTACCO AL FONDO

Attività svolta Domenica, 17 Gennaio 2016

Partecipanti: Elena, Jack, Nino

Tre, due, uno, via! L’operazione “Abri Sassi 2016” ha finalmente avuto inizio! L’evento davvero speciale ci ha buttati addirittura un ora prima giù dal letto per dare una solenne importanza alla spedizione e guadagnare tempo per portare a termine tutte le nostre aspettative. L’operazione sembra darci subito del filo da torcere, infatti, la super tenda che vogliamo montare a -400 non ne vuole sapere di entrare nel sacco più grande a nostra disposizione, tra l’altro Nino continua a tifare contro insinuando che non ci entrerà mai tutta, malgrado ciò, io ed Elena con non poche imprecazioni riusciamo nella prima difficilissima impresa. Alle 10 siamo alla botola, apriamo, temperatura esterna -5, temperatura dell’aria soffiata fuori a gran velocità: 12°! Una goduria!!! Il programma della giornata prevede di portare il più basso possibile tenda, corda e materiale da armo e riarmare il pozzo panciuto da 60 come si deve visto che la corda in diversi punti tocca e la cosa fa sempre abbastanza rabbrividire. La disostruzione massiccia compiuta in questi ultimi anni ha dato risultati eccellenti, i tempi di percorrenza dell’ex stretto meandro si sono praticamente dimezzati, in meno di un ora siamo a -140 in un'altra ora e mezza siamo praticamente sopra il pozzo armando anche un nuovo traverso per evitare di finire in un laghetto. Arriviamo al pozzo, Nino si trasforma in un super professionista dell’armo e con il suo nuovo caschetto dotato di nuovo impianto di illuminazione si mette all’opera! L’armo non è per niente facile, praticamente ogni dieci metri bisogna deviare con un fix ma la cosa risulta anche essere comoda visto che adesso la progressione è fatta praticamente in compagnia visto che praticamente si scende e si risale a vista. Le due ore che passiamo sul pozzo ce le godiamo tutte, mentre Nino lavora, con Elena ammiriamo e rimiriamo la magnificenza del baratro. La natura è veramente strana, prima ti fa penare in meandri strettissimi e poi ti regala una caverna dalle dimensioni strabiglianti. A metà, proprio di fronte a noi, si vede un arrivo molto interessante: chissà…. Nino pianta l’ultimo fix e dall’alto sentiamo che il trapano ci sta definitivamente abbandonando malgrado le 2 batterie portate con noi! Tocchiamo finalmente il fondo , anzi no, il vero fondo del pozzo sarebbe circa 25 metri più in sotto ma il tutto è riempito da una grandissima frana. Con un po’ di attenzione ci infiliamo tra i massi e scendiamo ancora più in basso. Qui un'altra corda e un'altra sorpresa: un armo fatto con un vecchio spit è praticamente marcio, io mi fido e scendo con attenzione, Nino dietro di me prova a dare una tirata con la chiave e il bullone salta. L’avventura finisce qui! Prendiamo un grosso sacco nero, mettiamo dentro la tenda ed il resto del materiale da portare sul fondo. Bivacchiamo con un bel panino con prosciutto crudo e l’immancabile maionese, stecca di cioccolata e dietro front verso casa. Usciamo dalla grotta con solo due sacchi semi vuoti e in meno di tre ore siamo fuori. Spritz senza acqua al bar della Val Ceccona e poi via dal Bepi dove la mamma Mirka ci coccola con un meraviglioso bis di crespelle e gnocchi! Il fondo degli Abri Sassi è sempre più vicino!


Scritto da

Jack

Jack Socio G.S.S. dal 1990

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