Abri Sassi - Disostruzione ed esplorazione
Partecipanti: Davide, Elena, Jack, Marchetto, NinoLa grotta, da quando abbiamo allargato fino a –120, sta diventando piacevole da percorrere e in poco più di mezzora siamo in zona cantiere. Ci portiamo avanti col lavoro fino alla famigerata strettoia di –128 dove esauriamo le batterie dei trapani. Sono solo le due e mezza e Davide che aveva degli impegni è già uscito e noi decidiamo di passare oltre per andare a vedere i camini che si aprono poco prima del 70. La 128 è la strettoia più tosta della grotta, lunga sette o otto metri, bassa e semiallagata. La superiamo a fatica e ci ritroviamo in un discreto slargo che sta alla base di un ampio camino peraltro già risalito a suo tempo. Mentre io e Elena osserviamo e fotografiamo alcuni esemplari di fauna cavernicola, Giacomo cerca di risalire il camino. Ad un certo punto però desiste e ci prova Marchetto che quando arriva a due metri di altezza viene giù assieme alla grossa lama a cui era attaccato. Fortunatamente nella caduta rimedia soltanto un taglio alla mano, che però gli da un po' di fastidio. Decide così che mentre noi andremo a vedere il camino da risalire lui ci aspetterà qui. Da questo punto in avanti mi sembrava di ricordare che la grotta non presentasse più alcuna difficoltà ma a mano a mano che procedo mi rendo conto che non è cosi. I punti rognosi sono ancora parecchi e dovremo provvedere. Arriviamo sotto al camino che ci interessa dopo una mezz'ora, facciamo alcune foto e facciamo dietrofront. Recuperiamo Marco e usciamo; spritz al bar della Val Ceccona e via contenti.
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