ALLA RICERCA DEL NOME PERFETTO......AIUTATECI
Partecipanti: Marchetto, Marcone, Monica
Ma chi ha detto che in sto gruppo bisogna andare in grotta di sabo o la domenica? ........NESSUNO..... infatti questa nostra avventura si è svolta di venerdì 07 novembre 2014, ma andiamo per ordine....
Avevo lasciato il Buco della Pipì ( così per ora chiamato) la domenica 02/11 con un po di amaro in bocca, perchè senza corde ed armi non avevo potuto proseguire l'esplorazione....così il venerdì dopo, con due compagnoni speleo ..il super Marchino Panda speleo (istruttore dok) ed il lavoratore Marcone, grande veterano, diamo inizio alla nostra spedizione. Ci troviamo, come al solito, a casa del Jack, visto che il magazzino si trova lì, e via caricati sacchi, corde e noi sulla mia povera macchinina partiamo per Campomulo. Al contrario delle altre volte , non avendo il permesso di transito nella zona di divieto, lasciamo la macchina al parcheggio di Campomulo, e carichi di sacchi e zaini ci incamminiamo sulla strada bianca per circa 15 minuti (bella passeggiata). Arrivati Panda sempre attento e premuroso, aveva portato un telo da sistemare come tendina para pioggia (utilissimo), cambiati e via dentro. La prima ad entrare, per la seconda volta, sono io e poi dietro di me Marchino Panda e Marcone , tutto uguale nulla era stato toccato, la prima sala ovale (9m x 6m circa) , sotto ai piedi un tappeto di foglie e fango e resti di scarpe un po li un po la, poi ci dirigiamo al pozzo, quello era il mio obbiettivo principale, con grande mia gioia i miei due compagni mi fanno armare il pozzo........detta così può sembrare un atto di normale amministrazione, ma per me no , infatti era la primissima volta che armavo un pozzo... ma che dico,era la prima volta che armavo punto e basta..........bello sapere che ne ero capace e tutto grazie alle precise istruzioni di Marchino Panda e dell'assistenza di Marcone due super istruttori.
Armato il pozzo mi calo e poi sempre dietro di me i due Marchi, si scende per circa 10 metri un pozzo largo circa 2m x 2m , nessuna traccia di acqua e l'aria non è tanta , ma la speranza di trovare altro prevale sui dati ambientali, che sono sempre un dato significativo per le esplorazioni speleo. Il fondo è sempre pieno di resti di oggetti militari, suole da scarpe e tanti pezzi di vetro, mi infilo in un piccolo buco entrata per un metro circa trovo solo frana, ritengo (anche parlando con i miei compagni ) che sia il sotto del tappeto di foglie trovato all'entrata della dolina. Poi Marcone si accorge di un altro piccolo buco e gettando sassi si capisce che al di la c'è qualcosa, cominciamo a scavare a mano e piano piano il buco si allarga , si al di là c'è sicuramente qualcosa, ma dopo alcuni minuti di scavi da parte di tutti e tre decidiamo di lasciare stare per poi tornare con i dovuti attrezzi. Contenti cominciamo la risalita soffermandoci per rivedere tutti quai resti militari. Disarmato il pozzo usciamo sotto la tendina Marchino si mette a preparare il te caldo (ottima idea) visto che divenuta sera la l'aria si era rinfrescata ed il te caldo ci stava proprio ben.......Bravo Panda..........tornando alla macchina cominciamo a chiederci quale sarebbe il nome più giusto per quella scoperta ...ne sono uscite di proposte , ma vorremmo sentirne altre quindi (come ha già fatto un speleo) avanti alle proposte e poi si passerà al battesimo.
Monica
Commenti (1)
claudio
se è quello due o tre anni fa lo abbiamo chiamato buco dell'elmo perchè sul primo pozzetto abbiamo trovato un elmetto italiano.........buona esplorazione Claudio