Belgheloch
Battuta di ricerca
Partecipanti: Alessandro, Nino
Altri partecipanti: Luca da S. Caterina
Ieri mi ha chiamato Alessandro dicendomi che il suo amico Luca gli aveva segnalato una nuova grotta e ci siamo accordati per andare a dare un'occhiata.
Ci troviamo alle due alla fina e seguendo le indicazioni avute ci dirigiamo verso il Cunchele in comune di Conco. Giunti alla fine della ripida discesa giriamo a destra lungo una stradina che aggira il monte e scende verso S. Caterina di Lusiana. Si dovrebbe trattare di qualcosa di verticale e dovrebbe essere visibile dalla strada che stiamo percorrendo. Scendiamo lentamente controllando ambedue i lati ma arriviamo quasi in fondo senza notare niente. Ci fermiamo vicino ad un'abitazione e chiediamo a un signore anziano del posto se per caso ha sentito parlare di un buco apertosi di recente in zona. Ci dice che non sa niente in proposito ma anche che qualche anno fa, nel giardino di una villetta costruita più giù, vicino al fondovalle, si era aperta una "lora". Si trattava di un buco profondo attorno al quale il proprietario aveva piantato una serie di platani. Nel frattempo chiamiamo Luca che abita là vicino e assieme a lui risalimo a ritroso la strada verso il Cunchele alla ricerca del buso, il nostro primo obbiettivo. Lasciamo la macchina e ci inoltriamo in un prato ma nel posto dove avrebbe dovuto aprirsi l'ingresso non c'e più niente; sembra di vedere che sia stato scaricato del materiale terroso, forse allo scopo di tappare il pozzo. La zona è usata come pascolo per i cavalli per cui si può capire che i proprietari abbiano provveduto ad eliminare una pericolosa trappola. Poi guardando verso sud lungo il margine del bosco, notiamo un pezzo di lamiera che sembra coprire qualcosa, ci avviciniamo, sposto il pezzo di ferro e sotto vediamo un pozzo che scampana per 5 o sei metri. Le pareti sono ricoperte di terra e sul fondo sembra continuare verso monte. Gettiamo alcuni sassi che però si piantano nel terriccio fangoso che forma il fondo. D'altra parte sta piovendo praticamente da un mese e forse conviene tornare per scendere quando sarà un pò più asciutto. Rimettiamo la lamiera al suo posto e torniamo a valle per verificare la storia della seconda grotta di cui ci ha parlato il signore anziano. Luca, l'amico di Alessandro, conosce il padrone della villetta ed andiamo a suonare il campanello. La casa è circondata da un vasto terreno attraverso il quale scorazza correndo ed abbaiando un cagnone di grossa taglia, credo un rottweiler. Nella parte a monte notiamo una leggera depressione circondata de alcuni alberi alti pochi metri. Il padrone sta tagliando legna aiutato dalla moglie ma, interrotto il lavoro, ci viene a confermare il racconto già sentito poco prima. Proprio nel punto in mezzo agli alberi si era aperta una profonda voragine da cui saliva un'aria malsana. La spiegazione che l'uomo dava a questo fatto era che il pozzo andava verso la valle sul fondo della quale, in profondità, defluivano gran parte delle fogne di S. Caterina. Aveva poi provveduto a far scaricare nella cavità un intero camion di grossi massi fino a chiuderla totalmente. Un vero peccato se pensiamo che a circa un chilometro a monte lungo la stessa valle si snodano le parti terminali degli Abri Sassi e che continuano a sud in questa direzione. Abbiamo comunque trovato un pozzo da esplorare in una zona piuttosto promettente e raccolto una storia interessante. Torneremo presto.
Commenti (2)
Mirko Fossa
claudio barbato
ciao Claudio GGTREVISIOL