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CHE STRANO, DI NUOVO AL TUARLOCH
RISALITA A -60

Attività svolta Domenica, 21 Luglio 2013

Partecipanti: Elena, Jack, Marchetto

Molto probabilmente questa grotta ci sta “intrippando” di brutto, c’è qualche cosa di magico e fatale che attrae tutti noi verso questa cavità. Sono sicuramente i tanti punti di domanda che ci portiamo a casa ogni volta a far si che la domenica successiva si torni sempre qui ad esplorare. Oggi è la risalita del camino a -60 che ci incuriosisce e poi il meandro sul fondo che potrebbe finalmente aprirsi su qualche cosa di nuovo. Nino ci tradisce visto che sabato sera ha organizzato una festa in malga con i suoi classe; al posto suo il grande ritorno di Marco Panda che si è finalmente “liberato” degli esami di maturità e può dedicarsi alla sua grande passione. Ci troviamo a casa mia per preparare per bene il materiale, oggi dobbiamo anche risalire un camino ed è una cosa che, praticamente, non abbiamo mai fatto. Elena, da brava istruttrice, ha con se tutto il materiale necessario e una volta arrivati alla base del camino da tutte le istruzioni d’uso al giovane Marco: sarà lui a fare la risalita, mentre lei da sotto gli fa sicura. Marco si trova subito a proprio agio tra scalette, trapano, fix, placche e corda dinamica e in pochissimo tempo è in cima al camino pronto ad armare con corda statica il pozzo. Subito, incuriositi, saliamo anche noi, dall’altra parte un pozzetto parallelo di circa 4 metri con dell’acqua sul fondo. Mentre Marco scende a vedere io mi infilo in un meandrino opposto notato da Elena, ma dopo un po’ si ferma (in alto si nota un arrivo ma niente di che, nel rilievo metterei un bel punto di domanda). Marco intanto è sul fondo ma anche qui niente di rilevante, molto bello invece il camino che sale per una ventina di metri con una bella vaschetta pensile formatasi a circa metà del pozzo. Facciamo una piccola pausa di riflessione e spostiamo il cantiere nel nostro meandro sul fondo, siamo dietro all’ennesima curva e forse….. Scaviamo per circa tre ore e tiriamo fuori dal meandro ( ormai lungo una decina di metri) diversi quintali di materiale, la prima curva sparisce ma ne troviamo subito un'altra. Elena, la più esile (scherzetto), riesce in qualche modo ad infilarsi e vede che il meandro è tutto un serpentone destra-sinistra con curve molto strette, probabilmente “tagliando” riusciamo a passare oltre però usando le nostre sofisticatissime tecniche di sondaggio ( urlo con eco, lancio del sasso) non riusciamo ancora a capire dove sia la fine di questo meandro…. Alle cinque di sera, abbastanza stremati, torniamo a casa, la giornata è stata sicuramente proficua, forse ci voleva una botta di culo per finire in gloria ma non è andata così, le grotte insomma vanno guadagnate, questo è certo!


Scritto da

Jack

Jack Socio G.S.S. dal 1990

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