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FINE SETTIMANA AL TUAR
INIZIO DISOSTRUZIONE 2 MEANDRO A -80

Attività svolta Lunedì, 05 Agosto 2013

Partecipanti: Elena, Jack, Nino

Ieri sera sono andato a letto un po’ tardi, tra l’altro sapendo che oggi si ritornava a scavare avevo anche il problema di ricaricare le tre batterie del trapano per cui verso tra una cosa e l’altra mi sono coricato che erano le 2.00. Alle 8.30 sono già in garage, voglio dare una pulitina al materiale tuto infangato e preparare il resto con calma. Nino alle 9.00 mi chiama per dirmi che si è appena svegliato perché ha fatto tardi e arriverà non prima della mezza, chiamo Elena per vedere se va meglio con il suo piede e mi dice che è già ad Asiago, l’avviso del ritardo di Nino e così mi raggiunge per andare insieme a comperare i famosi panini. Nell’attesa pensiamo a come organizzare la giornata, Nino vuole andare in Bertiaga ma deve essere a casa presto, è già tardi e così lanciamo l’idea al “vecchio” di tornare al Tuarloch per vedere la nuova finestra. Nino accetta e così tutti di nuovo al solito posto. Nino ha comunque una strana giornata, prima si accorge di aver dimenticato le batterie a casa, poi non trova la tuta e via di nuovo a casa poi finalmente si parte. Siamo sull’ingresso alle 11.00, Elena scende per prima e io dietro, siamo già d’accordo sul da farsi: lei si mette sul pozzone a – 40, io risalgo il nuovo camino e lancio dei sassi nel vuoto per capire se la finestra guarda sul “vecchio pozzo” o se addirittura si affaccia su di uno nuovo (sarà così???). Così non è, siamo sulllo stesso pozzo, però a turno, guardando meglio il grande camino che sovrasta il pozzone notiamo in alto un altro arrivo, ancora più maestoso e imponente degli altri che si affacciano sulle varie pareti del pozzo stesso. Subito abbandoniamo l’idea di aprire la nuova finestra e decidiamo, troppo prematuramente, di scendere sul fondo ed iniziare ad allargare il secondo meandro dopo le varie considerazioni fatte il giorno prima. Scaviamo fino alle 15.00 consumando l’energia di tutte e tre le batterie dell’hilti, il meandro dopo 4 metri sembra svoltare a sinistra ma lascia intravedere qualche cosa anche a destra (chissà). Nino per non smentirsi si accorge di aver perso la maniglia da qualche parte, dovremo uscire passandoci di volta in volta quella mia, fortunatamente la ritrova subito sopra il primo pozzo. Nella risalita ci risoffermiamo a visionare il camino sul pozzone, ancora altre concetti e ipotesi su come sia o come possa essere la grotta in quella zona alta. Arriviamo infine alla conclusione che quella finestra si deve aprire, da li sicuramente si arriva più facilmente sul camino in alto senza dover effettuare una lunga e faticosa risalita dal basso. Il Tuar (porta) si è sicuramente aperto, la finestra, ci regalerà di sicuro altre sorprese.


Scritto da

Jack

Jack Socio G.S.S. dal 1990

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