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FOZA E DINTORNI
DALLA SORGENTE ALLA VALLE

Attività svolta Giovedì, 02 Giugno 2016

Partecipanti: Elena, Jack

Ieri pomeriggio ho ricevuto una chiamata da Jack, deciso come non mai ad “aderire” al ponte del 2 giungo, quindi venerdì libero (visto che il sabato e la domenica sono già occupati da altri impegni). Bisogna per forza approfittarne per andare in grotta! Le previsioni meteo prevedono pioggia, del resto come fanno sempre da un po’ di tempo a questa parte… così, a decidere dove andare si fa presto: scartando buona parte delle “classiche” per ovvia presenza d’acqua non resta granché… ma niente paura, a voler andare qualcosa si fa sempre! Ci balena infatti l’idea in testa di tornare in quel di Foza, dove ultimamente ci vedono spesso….potremmo approfittarne per realizzare quanto proposto domenica scorsa…perché non prendere fari e telecamera e fare questo famoso documentario sulla fonte val sacco…? Detto, fatto! Con la macchina carica (a vederla si direbbe che c’è più materiale che persone) ci dirigiamo verso Foza dove facciamo una rapida sosta in centro per prenotare la cena. Quindi raggiungiamo il solito “parcheggio” e, dopo esserci cambiati e attrezzati, prendiamo il sentiero che ci porta dritti verso la fonte. Predisposti gli apparecchi e improntato “il copione” iniziamo il lavoro che ci occuperà circa un paio d’ora per il documentare l’intero percorso tra storia, morfologia e animaletti di grotta che osserviamo in quantità! Una volta messa via la telecamera rivestiamo gli abituali panni degli esploratori e ci diamo allo scavo del meandro dal quale provengono acqua e aria…il lavoro di allargamento risulta anche più agevole di quanto previsto e non ci mettiamo molto a raggiungere e superare la curva che vedevamo dall’ingresso, peccato solo che dopo qualche metro il meandro, già di dimensioni ridotte si infili dietro un massone che nasconde il resto della frana…a questo punto la faccenda si complica e per proseguire c’è bisogno di altro supporto… Così usciamo dall’ingresso “alto” dove abbandoniamo i sacchi per andare a farci una camminata nei dintorni, alla ricerca di altri punti interessanti. Saliamo lungo il bosco, attraversiamo la strada asfaltata e proseguiamo sempre su per il pendio sopra la zona della calcara. Qui più si sale e più la pendenza aumenta, il bosco si fa più fitto e scuro, addirittura sembra immerso in una specie di nebbia che lo rende un po’ tetro… Facciamo il giro largo e girovaghiamo per il bosco dove dietro ad ogni sasso sembra esserci un buco…Proseguiamo fino a imbatterci in una zona di campi solcati a dir poco spettacolari! Camminarci sopra è impegnativo e quasi rischioso, tale è la pendenza in cui sono messi, oltre alla profondità dei solchi scavati dall’acqua…fa niente, ci sembra talmente improbabile non trovare qualcosa di interessante che non possiamo non guardare in ogni dove. Alla fine l’unica cosa che riusciamo a trovare è un pozzo, scoperto dal nostro stesso gruppo un bel po di tempo fa, tanto che la cosa era andata nel dimenticatoio. Vista la fatica fatta per trovarlo ci prendiamo nota di qualche punto di riferimento che possa esserci d’aiuto per la prossima volta, quindi ritorniamo alla fonte dove recuperiamo il materiale e ritorniamo alla macchina. Abbiamo a disposizione ancora qualche ora prima di cena, perciò Jack lancia l’idea di un giro in Val Frenzela, che io accolgo con grande entusiasmo. Lasciamo la macchina al parcheggio della chiesetta e, sempre vestiti da speleo che non si sa mai, scendiamo lungo il sentiero e raggiungiamo il greto del torrente in secca che percorriamo per un po’, a volte spostandoci sotto parete per ispezionare alcuni punti che ci sembrano “buoni”. Il posto è davvero affascinante (peccato solo per i rifiuti che si trovano imbrigliati lungo gli argini) ed è a malincuore, quando orami si è fatto tardi e bisogna andare alla macchina, che ritorniamo sui nostri passi, non prima però di aver visto il meraviglioso canyon a monte del torrente …bello, bello davvero! Torniamo verso Asiago per recuperare Nino e Giuli e poi tutti alla nostra meritata cena.


Scritto da

Elena

Elena Socio G.S.S. dal 2007

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