Kessalprenno e altre grotte
Partecipanti: Elena, Jack, Nino
L’intenzione è di andare a rivedere i rami alti del Kessalprenno o Buso della Caldera e eventualmente placchettarlo assieme a qualche altra grotta che abbiamo fatto in zona. Arrivati all’ingresso notiamo che l’aria esce sia dall’ingresso inferiore che da quello alto ed esce anche acqua da entrambi. Giacomo mette una placchetta del catasto a destra dell’ingresso e ci cambiamo. Mentre stiamo per entrare ci accorgiamo che di placchetta ce n’è già un’altra per cui rimuoviamo la nostra appena messa. Poco male, percorriamo il bel meandro di accesso e ci portiamo nella parte alta della grotta dove intendiamo disostruire il cunicolo da cui arriva l’ acqua. A suo tempo ci siamo infilati per parecchi metri fino a dove diventava troppo stretto e ora vorremmo tentare di allargarlo. Abbiamo quanto serve per disostruire ma purtroppo nei giorni scorsi è piovuto parecchio e troviamo il cunicolo semi allagato. Decidiamo che non è giornata da bagno e ripieghiamo su altri obiettivi. Andiamo a plachettare prima la Grotta del Talfarin che troviamo quasi subito. L’ingresso è piuttosto grande ma non ricordo come va sotto. Sono stato in questa grotta per l’ultima volta quasi trent’anni fa e ila memoria è un po’ annebbiata. Mi ripropongo di tornare quanto prima e ci spostiamo a placchettare il Buso tondo, altra grotta in cui abbiamo lavorato parecchio alla fine degli anni 80. Anche questa ha un ingresso notevole e meriterebbe una visita con occhi diversi. Concludiamo la giornata con una visita al vicino Snealoch, una grande dolina sul cui fondo sorprendiamo un capriolo che alla nostra vista si allontana con dei balzi poderosi.
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