Marzo 2011

Riassunto di tutta l'attività svolta a marzo del 2011

DOMENICA 6 MARZO: "OBELIX"

Io non ci sono, gli altri non mollano (Nino, Loris, Monica Marco Panda), si ritorna all'abisso ad allargare. Il lavoro da fare sembrava meno, invece la strettoie ci impegnano per bene e il lavoro di scavo si protrae per tutta la giornata. Si arriva fino all'inizio dell'ultimo cunicolo prima del pozzetto da 20 iniziale, quello più stretto e scomodo visto che ci si presenta sopra al pozzo pancia a terra per poi fare una acrobazia per uscire e scendere.

DOMENICA 13 MARZO : " ABRI SASSI "

Chi si ferma è perduto, tra l'altro abbiamo deciso che quest'anno lo passiamo a lavorare solamente nei nostri abissi, niente scavi in grottine nuove, niente sprecare energie, solo Giasara, Abri, Obelix e Bertiaga.
Marco piccolo vorrebbe fare corda ( lo capisco benissimo) per cui propone la Giasara, però la pioggia (e il disgelo ) di questi giorni è stata tanta e sicuramente la grotta è bagnata per bene, sarebbe interessante anche andare a vedere da dove arriva la cascata alta ma alla fine optiamo per gli "Abri".
Il "Panoramix" non ha dato il risultato sperato, l'anno scorso abbiamo provato e riprovato a trovare una via per entrare negli Abri però il Panoramix ci ha negato questa gioia e allora per scendere in fondo bisogna prima allargare i punti cruciali iniziali che da sempre ci fanno sputare sangue.
Il progetto è veramente impegnativo: allargare tutti quei passaggi stretti che ci sono fin sopra il pozzo da 70, cercare di andare sempre via dritti senza quei continui sali e scendi e rendere percorribile la "buca delle lettere" saltando così la via dei pozzetti e tirolese.
Oggi si inizia, Moreno e Nino lavorano all'ingresso con gruppo elettrogeno, io e Loris sfondiamo sotto il by pass, Marco Panda, Monica e Chiaretta si fanno un giro giù per i pozzi fin dove si sentono di andare.
A fine giornata, l'ingresso risultava molto più comodo e largo, la galleria sul by pass quasi un autostrada ma con gli ultimi tre metri ancora da allargare (cunicolo molto più lungo di quel che si pensava)
e i tre esploratori sono arrivati fino alla tirolese prima di fare dietro front per tornare a casa.
Anche oggi ci siamo guadagnati il nostro pane quotidiano, un po' bagnati rientriamo felici del lavoro fatto.

GIOVEDI' 17 MARZO: "ABRI SASSI"

Piove spesso, in più c'è la neve che si sta sciogliendo a vista d'occhio, anche questo anno ce n'è stata parecchia e nelle grotte di acqua ne deve scorrere parecchia, Marco Panda insiste con la Giasara, noi da speleo-prudenti dirottiamo agli Abri Sassi, dobbiamo finire il lavoro iniziato l'altra settimana.
Siamo solo io, Loris e Marco Panda.
Finiamo il lavoro sul cunicolo sotto il by-pass, adesso si che è un'altra cosa e poi via tutti e tre giù per il pozzo "Abri di sesamo".
Facciamo qualche considerazione sullo stato delle corde che sarebbero sicuramente da cambiare, anche gli ancoraggi , ancora con spit, fanno una brutta impressione; sistemiamo comunque la partenza stendendo un corrimano che ci porta fin sopra il pozzo con un po' di più sicurezza.
Arriviamo alla base del pozzo e poco dopo apriamo un nuovo cantiere di lavoro nella strettoia che noi chiamiamo "passaggio dove che ghe xe l'impronta della vacca", anche qui per passare si saliva il meandro per poi ridiscendere qualche metro dopo.
Fuori trapano, batterie, atrezzi da scavo e via con l'allargamento del cunicolo sottostante.
Si sa che agli Abri c'è una notevole corrente d'aria, e anche se la temperatura è sui 12 gradi ( che caldo), con tutta l'acqua che scende dalle pareti in poco tempo ci troviamo tutti e tre bagnati come dei pulcini e con i brividi di freddo che ci tengono compagnia. "Fortunatamente" le batterie del trapano finiscono e così siamo costretti al rientro!
Ci rendiamo conto che il lavoro che stiamo facendo è veramente importante, la progressione è molto più veloce e non si fa nemmeno fatica a portare i sacchi. Avanti con gli scavi....

DOMENICA 20 MARZO: " OBELIX "

Ormai la parola d'ordine è allargare e così continuiamo l'opera di disostruzione nei vari abissi di Lusiana.
Oggi tocca all'Obelix, devo dire che il cunicolo che arriva sopra al primo pozzo è veramente infimo, tra l'altro fatto di una roccia tutta marcia che non facilita per niente lo scavo.
Con noi c'è anche Moreno che si è infilato per primo e per tutto il giorno è rimasto appeso sopra al pozzo, lui lavorando da la, io dall'altra parte.
Alla sera lui con le cosce sofferenti per colpa dell'imbrago io con il collo a pezzi visto che nel cunicolo si lavora solo da sdraiati.
A fine giornata il grosso sembra fatto, ma bisogna dire che non siamo del tutto soddisfatti, per finire come si deve il lavoro ci si dovrebbe impegnare almeno un'altra domenica.
Togliamo anche la corda del primo pozzetto e la portiamo a casa, dobbiamo sostituirla visto la non più giovane età.

DOMENICA 27 MARZO : "MUSEO DELL'ACQUA"

Dopo la riunione del giovedì e visto il solito tempo instabile di questa primavera, ci troviamo tutti al museo a fare un po' di lavoretti di manutenzione; colleghiamo la fontanella, piazzata all'esterno questo autunno, alla rete idrica e così possiamo anche fare una piccola cerimonia di inaugurazione al primo zampillo che esce.
Altro bel lavoro è stato quello di sistemare in modo definitivo l'impianto di riscaldamento del piano terra che nessuno voleva riparare (soliti lavori di merda all'italiana).
Installiamo anche una valvola motorizzata che chiude in modo automatico tutta l'acqua del museo, quando nessuno è presente, tanto per evitare allagamenti indesiderati di tutto lo stabile.
Finiamo di lavorare alle sette di sera, stanchi ma felici!