MONTE BERTIAGA
GROTTA CHE VAI ARIA CHE TROVI
Partecipanti: Elena, Nino
Il meteo prevede pioggia tutto il giorno costringendoci a scegliere una meta alternativa agli Abrisassi, dove avevamo deciso di andare. Nino, profondo conoscitore del territorio nonché memoria storica praticamente di tutte le grotte esplorate in Altopiano, ha sempre una proposta pronta e decidiamo quindi di “dirottare” verso il Buso dei Tordi. Si tratta di una grotta esplorata e rilevata dallo stesso Nino, assieme all’amico Loris, nel lontano 1986. A circa un centinaio di metri dalla strada, tra i faggeti del Monte Bertiaga, si apre un pozzo parzialmente ricoperto da una lastra di roccia che consente di calarsi con la corda direttamente fino al fondo pochi metri più sotto, dove una conoide di frana “divide” la base in 2 scivoli, ognuno dei quali porta a vecchi tentativi di scavo, uno dei quali forse ripreso dai ragazzi del GGT che qui hanno lasciato una loro tanica. Pur nella sua semplicità la grotta colpisce per le numerose concrezioni che ricoprono tutt’attorno soffitto e pareti, fino a renderci difficile il passaggio verso sinistra, dove una diramazione prosegue orizzontale fino a chiudersi qualche metro più in là. Proprio tra queste concrezioni un piccolo pozzo, un vecchio spit e l’aria… e subito ci balena l’idea di tornare in una delle prossime uscite serali del giovedì.
Ritorniamo in superficie per dirigerci verso una nuova meta: l’Hornerloch. Stavolta prendiamo con noi il materiale da rilievo e ne approfittiamo per stendere la topografia della grotta che soffia sempre un’aria maledetta… chissà se riusciremo mai a seguirne il percorso!! Intanto ne approfittiamo per ridarci un’occhiata e farci venire qualche idea…aria e bussola ci indirizzano verso l’interno del monte e la cosa migliore da fare ci sembra quella di una battuta invernale nella zona soprastante alla ricerca di un altro punto di accesso.
Ancora meditabondi riprendiamo la strada del ritorno, lungo la quale abbiamo tempo per un’ultima tappa alla ricerca di un nuovo buco segnalatoci dal buon Sandro, ma la pioggia ci fa subito desistere e concludiamo così questa giornata speleo.
Commenti (1)
patao
TUARLOCH PIU' LARGO CHE BASSO!!!
Addddddiiiiiiiooooooooooooooooooo!!!!!!