RITORNO AL TUARLOCH
LE FINESTRE CHE NON C'ERANO
Partecipanti: Davide, Elena, Jack, Nino
Accidenti che luglio…! Piove in continuazione da praticamente un mese e pensare a qualche grotta che sia praticabile senza troppa presenza d’acqua è davvero ardua! Ma vista la voglia un ‘idea salta sempre fuori e infatti si decide di andare al Tuarloch, grotta, tra l’altro, che abbiamo sempre frequentato senza problemi soprattutto con il maltempo.
E’ da un po’ che non torniamo in questo posto e ciò ci rende più “ansiosi” del solito. L’obiettivo di oggi è tentare la finestra che dà sul grande pozzo, quella più in alto (visto che ce ne sono altre da andare ad esplorare).
Mentre io vado con Nino a disarmare il pozzo sottostante, Jack e Davide danno inizio ai lavori attrezzando la risalita con una corda, per poi cominciare ad allargare il diaframma. Gli scavi proseguono per qualche ora e finalmente il momento arriva…Davide da gli ultimi colpi e Nino si infila sbucando, come previsto, sul pozzo…
ciononostante restiamo tutti a bocca aperta dallo spettacolo! Il pozzo è ben più grande di quanto fossimo riusciti a vedere da sotto e sopra le nostre teste almeno altre 2 risalite da fare: a destra una grande finestra lascia intravedere altri vuoti da esplorare, e a sinistra, qualche metro più su,una bella cengia, e sopra il camino che continua senza che si riesca a vederne esattamente la fine…
Più sotto la finestra che già avevamo individuato e a poco più in là, sulla parete opposta, un altro arrivo piuttosto concrezionato! L’idea è di aver finalmente intercettato la via principale della grotta e dell’acqua.
Nino comincia a d attrezzare verso il lato sinistro per cercare di raggiungere la cengia soprastante ma purtroppo il materiale è agli sgoccioli e lo stillicidio continuo ci ha inevitabilmente bagnati e infreddoliti.
Dopo esserci tutti affacciati per ultimo sguardo meravigliato riprendiamo la via del ritorno, divertiti e soddisfatti delle nuove scoperte fatte.
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Davide Sostizzo