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SBRIKKALOCH (IV PARTE)
ESPLORAZIONE, DOCUMENTAZIONE E DISARMO

Attività svolta Domenica, 02 Novembre 2014

Partecipanti: Chiaretta, Elena, Jack, Monica, Nino

Dopo un sabato intenso e pieno di emozioni anche oggi, come promesso, solito appuntamento speleo sotto casa di Giacomo con Nino, Monica, Chiaretta e per l’appunto Giacomo. C’è un sole meraviglioso, come in una bella giornata di primavera, che riscalda l’aria e i cuori. Prepariamo il necessario e carichiamo tutto sul furgone di Nino per andare verso Fiaretta dove ancora una volta ci attende lo Sbrikkaloch. Io dei 5 sono l’unica a non aver ancora messo piede in questa grotta e la curiosità c’è tutta, anche se reduce da una notte insonne per via della Giasara… Per primo entra Nino che arma il pozzo d’ingresso, a seguire Monica e Chiaretta. Infine io e Giacomo armati di telecamera e illuminatore per un piccolo documentario su questa nuova scoperta ipogea. Sotto un piccolo ingresso in mezzo a massi incastrati si cela un pozzo/salone di notevoli dimensioni e la corda atterra proprio sulla cima di una grande conoide di frana di cui scendiamo la china per infilarci in un piccolo meandro che ci porta sotto il pavimento franoso. Guardandomi attorno noto subito i tubi di gelatina risalenti alla Grande Guerra di cui mi avevano raccontato i ragazzi… proprio a causa di questi ci muoviamo tutti con grande cautela in quanto, secondo le informazioni acquisite, sembra che i 100 anni trascorsi non abbiano affatto intaccato il potere esplosivo di queste armi… La progressione è un continuo passare da una frana all’altra, o forse un’unica grande frana che vediamo solamente da punti diversi, chissà…impossibile non provare timore e soggezione nel guardare questi enormi massi sospesi ovunque e che sembrano posare sul nulla…fino a quando si arriva al quarto salone…enorme e spettacolare! ecco le prime parole che mi escono dalla bocca…guardo e riguardo tutto attorno con la luce alla massima potenza…in alto almeno due, forse 3 potenziali finestre e lungo le pareti parecchie concrezioni e colate. Ancora un volta mi trovo a camminare su un pavimento di frana di cui risalgo la china fino al punto più alto, quello da cui sembra essere fuoriuscita l’intera massa franosa. Cerco di osservare con più attenzione e quella che vedo sembra proprio una bella faglia, di cui si intravede anche una parte dello specchio di faglia…che spettacolo! Facile supporre che sia causa della formazione della grotta stessa. Dalla parte posta invece la frana si abbassa fino a un punto di apertura che il Nino, dove aver riaccompagnato all’esterno Chiara e Monica, tenta di forzare. Io e Giacomo, ancora segnati dall’esperienza di ieri, preferiamo fargli assistenza da sopra. Imperterrito Nino cerca e lancia sassi ma la situazione non sembra particolarmente promettente. Oltretutto i sassi non risultano molto stabili e quindi preferiamo abbandonar Anche l’esplorazione, fatta da Giacomo, di un meandro poco sopra il punto di accesso al salone non porta ad alcun risultato…eppure l’aria c’è e come!!! Decidiamo di tornare indietro e provare a scendere per il pozzo dietro la frana alla base della quale un meandrino parte proprio in direzione del salone…purtroppo anche qui servirebbe un bel lavoro di scavo e oggi non ne abbiamo il tempo, perciò risaliamo e disarmiamo. Strada facendo ci infiliamo in ogni dove in cerca di qualche potenziale prosecuzione che ci possa portare oltre l’enorme frana e continuiamo l’operazione di disarmo in quanto non sappiamo se e quando torneremo in questa grotta…e il materiale ci serve per proseguire altre esplorazioni. Eccoci di nuovo alla base del primo pozzo. Anche qui ci sono finestre ovunque ma consapevoli di ciò ch e sta sopra preferiamo non guardare troppo attorno…lo stesso molleggiare della corda fa temere che qualcosa possa cedere e così saliamo quanto più delicatamente possibile… Finalmente siamo fuori, e la sensazione che proviamo è un po’ quella di aver scampato una situazione di pericolo imminente…ma è solo un momento, e torniamo subito a godere di quanto vissuto e condiviso oggi. Ritorniamo verso il furgone, dove troviamo ad attenderci Monica, che nel frattempo è andata in esplorazione nel “Buco della Pipì”, che a quanto pare sembra parecchio interessante… La temperatura si è fatta piuttosto fredda e il buio è calato già da un po’, perciò ci cambiamo in fretta e rimandiamo i racconti davanti a spritz e pizza.


Scritto da

Elena

Elena Socio G.S.S. dal 2007

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Commenti (2)

  • claudio

    claudio

    15 Novembre 2014 at 19:46 |
    bravi !!!!!!! stranamente sembra che Fiara stia rivivendo una seconda stagione speleo....oggi siamo stati al roccolo Fiara dove Blade Runner sta viaggiando verso l'ignoto..... ambienti molto grandi della grotta che avete trovato bravi
  • claudio

    claudio

    17 Novembre 2014 at 19:34 |
    ho trovato su internet un filmato del 2010 del sieson dove vi eravate infilati nel mendro dove poi nel 2012 abbiamo iniziato a disostruire.......è stato casuale ma la prox primavera ci torniamo se venite si può fare insieme

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