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STORIE DI ACQUA A FOZA
UN VECCHIO POZZO-CISTERNA RIPORTATO ALLA LUCE

Attività svolta Domenica, 29 Maggio 2016

Partecipanti: Elena, Jack, Marchetto, Marcone, Nino

Il meteo è sempre piuttosto avverso e per far qualcosa oggi decidiamo almeno nel pomeriggio di fare un giretto in quel di Foza dove ci hanno segnalato un pozzo-cisterna a cui dare un occhio. Infatti, durante i lavori di rifacimento della piazza, è stata riaperta una cisterna risalente a prima della Grande Guerra, costruita per la raccolta dell’acqua, in tempi in cui gli acquedotti ancora non esistevano e l’acqua era veramente considerata un bene prezioso… Ora, l’amministrazione comunale, nel dubbio che la struttura possa avere un qualche cedimento vorrebbe chiudere il tutto riempiendola in parte di ghiaia…ma non prima di aver sentito anche il nostro parere. Infilatici al di là delle transenne che delimitano la zona, a turno ci caliamo nel pozzo con videocamera e macchina fotografica, per documentare il tutto e poterlo mostrare ai numerosi paesani che si stanno radunando in piazza incuriositi dalla nostra presenza. Purtroppo il risultato non è granchè in quanto i nostri tentativi di illuminare il fondo sono tutti vani…non appena caliamo sotto il livello dell’acqua un vaso di vetro contenente l’illuminatore la luce si offusca completamente e non riesce a filtrare attraverso l’acqua tutt’altro che limpida…nonché maleodorante per la probabile presenza di detersivi e chissà cos’altro… La struttura risulta a forma di pera, fatta di pietre irregolari disposte a incastro in maniere apparentemente casuale quanto invece solida e geniale. Intuiamo che il rivestimento dietro questi pareti sia di argilla e notiamo anche delle travi di legno infilate tra i sassi di cui però non ci è chiaro lo scopo. Dall’ingresso del pozzo due vecchie scalette in ferro consentono di raggiungere una piccola piattaforma su cui un tempo poggiava la pompa che serviva a prelevare l’acqua e sulla quale oggi poggiamo anche noi. Nel frattempo qualcuno dei presenti venuti ad osservare ci racconta di vecchi ricordi della cisterna e salta fuori anche un vecchio progetto che conferma quanto da noi rilevato. Sempre parlando con alcuni dei presenti scopriamo che parte dell’acqua che arriva in questa cisterna sarebbe stata incanalata attraverso un tubo da una sorgente non molto distante dal centro del paese e, visto che qui quel che si doveva fare l’abbiamo fatto, incuriositi decidiamo di andare subito a vederla. Prendiamo quindi la strada che porta Melette di Foza e parcheggiamo prima del divieto, sotto il quale, sulla sinistra, parte il sentiero che porta proprio alla sorgente/acquedotto. Il posto è davvero suggestivo, nascosto tra due strati di roccia quasi verticali, poi un muro di pietra e una porta di ferro racchiudono due vasche in muratura per la decantazione dell’acqua che arriva dal meandro appena dietro…Jack parte subito e si infila nella fessura che subito si fa stretta, ma non tanto da impedirgli il passaggio. Nino desiste mentre io mi “lancio all’inseguimento” e in breve percorriamo questi pochi metri di meandro fino a sbucare dall’altra parte dove ci aspettano Marcone e Nino entrati dall’ingresso alto. Notiamo subito il meandro da cui arriva l’acqua che prosegue e ci ripromettiamo di tornare presto visto che anche il flusso d’aria è interessante. Per oggi ci accontentiamo così e concludiamo l’avventura con il solito rito dello spritz.


Scritto da

Elena

Elena Socio G.S.S. dal 2007

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