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Tuarloch
Chi cerca trova!!!

Attività svolta Domenica, 09 Giugno 2013

Partecipanti: Elena, Jack, Marco Minsele, Monica, Mus, Nino

Loris deve andare a Trento e non può restare con noi a scavare in quell’angusto cunicolo, è quasi mezzogiorno e vuole infilare la testa la in fondo per rendersi conto del lavoro che stiamo facendo, prima di prendere la via di casa. Striscia per 5 metri e con la luce del casco cerca di illuminare quella fessura stretta con la speranza di intravedere qualche possibilità di prosecuzione. Non lancia nemmeno un sasso ed è subito categorico nel suo verdetto: “ tosi, auguri”! Noi, fuori nella stanza tutti a ridere e contenti di aver avuto la benedizione del Mus! Qui al Tuar ogni volta che Loris esprime la sua opinione in fatto di prosecuzioni, automaticamente viene smentito, la grotta infatti ci ha già regalato 50 metri di profondità e l’aria che esce dal cunicolo finale lascia come sempre ben sperare. Sarà così anche oggi???? C’è un bel sole questa mattina, finalmente pantaloncini corti e maglietta anche ad Asiago. Giù nel mio garage, a preparare il materiale, io e Loris, Nino a prendere i panini dalle Fornarette, Michele e Elena alla Fina ad aspettare il nostro arrivo. Alle 10.30 siamo pronti sull’ingresso del Tuar, sapendo di avere davanti una dura giornata di lavoro. Scendiamo sul fondo in velocità io, Nino e Loris e iniziamo lo scavo, come sempre, cominciando ad allargare per rendere il lavoro più “agevole”. Forse oggi siamo troppo spensierati, abbiamo sbagliato la preparazone dei sacchi ed Elena e Michele, che stanno scendendo con calma per fare delle riprese, hanno con loro parte dell’attrezzatura di scavo. Non siamo per niente innervositi di questo e con pazienza attendiamo il loro arrivo, intanto occupiamo il tempo tirando fuori dal cunicolo i sassi più piccoli. E’ sempre poco comodo lavorare nei cunicoli, sempre avanti con la testa, poco spazio, male al collo, far passare il materiale sotto al corpo per darlo al compagno che sta dietro di te che ripete l’operazione e così, piano piano i sassi vengono depositati nel posto preposto e il cunicolo si allunga. Poi ancora punta e mazzetta, poi si fa leva sui massi più grossi e avanti così per tutta la giornata sperando che dietro ogni curva si apra il “mondo”. Pazienza, tenacia, voglia, curiosità queste sono sicuramente le qualità principali, assieme a tante altre, di un bravo speleologo esploratore, queste qualità servono se si vuole andare avanti e si vuol far diventare una grotta un abisso. E’ quasi mezzogiorno , Loris deve andare a casa, ma questa parte della storia ve l’ho già raccontata. Alle 14.00 arrivano anche Marco Minsele e Monica che arrivano giusti giusti per darci il cambio. Michele ha freddo e decide di uscire. Nino oggi mantiene la sua promessa, con se ha fornellino a gas e ci prepara un ottimo the caldo che ci riscalda pancia e mente, intanto i giovani vanno avanti con gli scavi. Il cunicolo curva sempre più a destra, è sempre stretto ma la roccia ci viene anche incontro visto che un banconata alta una quindicina di centimetri si stacca via molto facilmente una volta tolta quella più in basso. Si scava sempre dalla parte destra, quella a sinistra sembra solida e compatta, meglio lasciarla intatta. Alle 15.30 ritocca a me andare in avanscoperta. Marco ha fatto un ottimo lavoro e i sassi da portare fuori sono tanti e tutti belli grossi. Lavoro con i piedi in avanti e dopo un quarto d’ora decido di uscire, girarmi e dare un ultima occhiata dentro al cunicolo prima di andare tutti a casa visto che i trapani sono tutti fuori uso (purtroppo quello di Nino si è proprio rotto). Sono dentro con la testa fino al limite, di nuovo come l’altra volta uno strano rumore, urlo a tutti di stare in silenzio e questa volta il rumore è chiaro e forte e non mi posso sbagliare: dietro alla strettoia c’è una cascata! Un'altra strana idea mi passa per la testa e allora urlo attravero la strettoia e sento un eco di ritorno che mi fa ancora meglio sperare. Là dietro ci deve essere qualche cosa di veramente grosso. Incredibile, tutto sembra come in Giasara, ancora una volta cunicolo, ancora una volta a 50 metri di profondità, ancora una volta una cascata a farci esultare di gioia. Ad uno ad uno tutti si infilano in strettoia, tutti a provare l’ebrezza di quello che non è ancora una sicura scoperta ma la speranza è veramente tanta! Cosa scopriremo veramente ??? Colmo di gioia esco seguito da Elena, guardando le pareti cominciamo a capire che fuori il tempo deve essere cambiato visto che c’è acqua che scorre copiosamente. Una volta fuori troviamo Michele che ci dice che quando è uscito lui un paio di ore prima c’era un nubifragio in atto e a fatica e’ riuscito a raggiungere l’auto per mettersi al riparo. Quella pioggia, per noi la sotto, è stata un vero regalo è stata lei a darci la speranza e la carica per continuare in questo impegnatissimo scavo. Uscendo dalla grotta nella mia mente avevo stampato una sola semplice frase: CHI CERCA TROVA!


Scritto da

Jack

Jack Socio G.S.S. dal 1990

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Commenti (3)

  • Nino

    Nino

    10 Giugno 2013 at 20:59 |
    Non era un rumore d'acqua , era un frastuono! Dietro l'angolo ,son convinto, il mondo. A domenica prossima.
  • Mirko Fossa

    Mirko Fossa

    11 Giugno 2013 at 16:09 |
    Chi ruma cata possi!
    Bravi ciò!
  • Davide Sostizzo

    Davide Sostizzo

    12 Giugno 2013 at 11:34 |
    bravissimi spero proprio di poter venire anchio prima o poi

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