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TUARLOCH, PIU' LARGO CHE BASSO
NUOVO RAMO A - 40

Attività svolta Domenica, 26 Aprile 2015

Partecipanti: Elena, Jack, Nino

POZZO_FINALE_TUAR
POZZETTO_A_-40_TUAR_

Lo avevamo lasciato così, qualche tempo fa, con un bel pozzetto ancora da allargare che ci faceva ben sperare nella riuscita di questa ennesima disostruzione in questa stranissima grotta. Il Tuarloch, infatti, fin da subito si è rivelato con i suoi bei pozzi e saloni per portarci in poco tempo (a parte l’allargamento del cunicolo a – 45) in profondità a circa 80 metri poi, basta, malgrado i nostri tentativi di sfondamento in ben due meandri con lavori di disostruzione durati mesi e mesi sul fondo attuale della grotta. Più avanti abbiamo spostato la nostra attenzione a un camino a -40 senza ottenere risultati soddisfacenti. Arriviamo alla svolta delle recenti esplorazioni! A – 50 si fa un pendolo a metà pozzo e ci si sposta su una cengia, qui Davide dopo una risalita di una decina di metri arriva su un finestrone che visto da sotto faceva ben sperare, si tenta di risalire il bellissimo camino interno ma la roccia e le concrezioni non permettono la progressione in sicurezza. L’attenzione viene spostata su una cengia, qualche metro più in la. Su un angolo , notiamo una piccola fessura che sembra soffiare aria, lanciando dentro i sassi sembra che sotto si allarghi. Diamo il via alla disostruzione e oggi, io, Nino ed Elena siamo qua con l’intento di scendere il pozzetto ormai accessibile. Questa mattina ci siamo trovati alle 8.30 anticipando di mezzora l’appuntamento. Nino ha il piede quasi a posto (dico quasi visto che per lui avere il piede gonfio è normale) e oggi festeggia o meglio dovrebbe festeggiare il suo 35° anno di matrimonio. Nessuno di noi ha fretta e facciamo ogni cosa con estrema serenità. Continuiamo a scherzare per tutto il viaggio e siamo tutta una risata: insomma il clima è ottimo (parlando del tempo, invece, nebbia e pioggerellina a tratti) non abbiamo grandi aspettative, ma questa è pura scaramanzia! Siamo davanti al pozzetto e qui, il grande capo Nino ci dice che lui oggi farà l’ospite e tocca a noi due impegnarci nel lavoro di allargamento. Io ed Elena ci diamo il cambio nella disostruzione per abbattere gli ultimi spuntoni di roccia che sovrastano il pozzetto o meglio quando c’è da lavorare di fino, tocca ad Elena, quando invece l’affare si fa pesante arrivo io con punta e mazzetta a sistemare il tutto. Ancora una volta devo dire che in fatto di disostruzioni siamo una squadra da paura e anche questa volta facciamo vedere la nostra forza. Dopo poco più di un ora siamo già appesi con la corda ad un fix piazzato proprio sul soffitto e dopo una bella pulizia Elena è alla base del pozzetto da 6 metri! Scendo anch’ io e trovo Elena che si diverte a lanciare sassi in una fessura che dà sul nero più nero. L’euforia cresce, la grotta continua! L’attrezzatura buona per disostruire è sopra ma la voglia di scendere ancora è tanta. La roccia è a strati e non sembra per niente solida, così con la mazzetta e addirittura con dei calci, riesco in breve ad aprire una finestra che ci svela tutta la bellezza del salone che ci troviamo di fronte. Armiamo e scendiamo il nuovo pozzo. Fantastico! Sulla sinistra un altro salto di qualche metro e sotto si vede un masso enorme che fa quasi da tappo ad un altro pozzetto. Armiamo e tutti giù. Nino allarga il passaggio intorno al masso e si assicura che tutto resti fermo, da sopra però, non sembra che sul fondo ci sia qualche via interessante e poi l’aria, molto forte in questa giornata, sembra che arrivi da un'altra parte. Notiamo in fondo alla saletta una fessura e, con i mezzi a disposizione,comincio a spostare massi per allargare il pertugio. Intanto, Nino, è pronto per calarsi nel pozzetto, sfruttiamo la verticale di prima per scenderlo, così risparmiamo anche un fix! Scende e conferma l’impressione che si aveva guardando da sopra, la grotta da quella parte non prosegue, c’è solo un meandrino stretto che comunque va in direzione della fessura che stiamo allargando. Risalgo i pozzetti per andare a prendere tutto il materiale, compreso quello da disostruzione, che abbiamo lasciato su! La giornata è ancora lunga e adesso la voglia di esplorare è ancora più grande! Mezzora di lavoro ben fatto ed apriamo una finestra a circa 8 metri di altezza di un pozzo che poi sale sicuramente per altri 15 metri! Fuori il materiale da armo: fix, maillon, corda e giù: meraviglia numero 2 Anche qui il salone lascia a bocca aperta e sulla sinistra una frana da dove arriva l’aria. Scendendo ytra i massi si arriva ad un meandro che poi risale dall’altra parte ricongiungendosi al pozzo! Da dove arriva l’aria si sente chiaramente ma qui la storia per il momento finisce perché sicuramente c’è da fare!!! L’altimetro segna -65 però fuori il tempo è cambiato decisamente per cui pensiamo di trovarci a più di 75 metri di profondità, forse alla stessa profondità dell’altra via! Non abbiamo capito per niente dove ci troviamo come direzione e solo il rilievo ci dirà l’esatta posizione. Di certo è che questa strana grotta sembra più allargarsi che abbassarsi e a noi tutto questo da un gran piacere! Festeggiamo con l’ormai mitico spritz, Nino riesce anche ad andare a festeggiare con moglie e famiglia il suo anniversario di matrimonio! Cosa volere di più dalla vita……..un Tu-arloch!


Scritto da

Jack

Jack Socio G.S.S. dal 1990

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