Campo estivo 1977  GSS Asiago – GS Pratese C.A.I.: binomio che funziona

Campo estivo 1977 GSS Asiago – GS Pratese C.A.I.: binomio che funziona

Loch 1977 - Organo Interno del G.S.S. - Anno I n. 0

Nel mese di agosto, tra le migliaia di "porle" in fuga dall'afosa pianura verso il nostro verde Eden, si potevano notare per la particolare "siera da peri coti" nove componenti del Gruppo Speleologico Pratese C.A.I..

Durante le quasi due settimane di permanenza sull'altopiano, i nostri ospiti hanno avuto modo di visitare alcune tra le grotte più significative e più conosciute, quali la Spaluga di Lusiana, il Buso del Sciason, il Tanzerloch, il Buso dei Boi, la Voragine delle Banchette. Inoltre, sono state effettuate varie uscite sul M. Zingarella con visita a 3 cavità piuttosto notevoli. Nonostante il gruppo delle grotte visitate sia considerevole, il programma originario dei pratesi ne annoverava delle altre, la cui visita però, non è stata attuata.

La non completa attuazione del programma, non va ricercata in eventuali carenze organizzative o in una scarsa preparazione tecnica e fisica, ma i motivi sono più facilmente comprensibili se si guarda al mondo della speleologia, che sebbene talvolta sia inquinato da assurde rivalità, rimane pur sempre gaio e cordiale. L'origine del fatto va dunque ricercata nell'aumento del tasso alcoolico nella circolazione sanguigna dei nostri ospiti, i cui fegati non devono essere rientrati in quel di Prato nelle condizioni originarie. I nostri amici vanno comunque lodati per lo sforzo non indifferente, fatto per aumentare gli affari delle nostre distillerie, incrementando così l'economia locale.

In fin dei conti, possiamo considerare la trasferta dei pratesi molto positiva sia dal punto di vista strettamente speleologico, sia da quello dell'affiatamento. Nel seguente mese di settembre, le amicizie vecchie e nuove ebbero modo di consolidarsi. Da parte nostra infatti, considerata la pur breve ma felice spedizione dell'anno precedente, si parlava già da tempo di un nuovo campo estivo a Prato e si contavano già numerose le adesioni, sia di soci che di simpatizzanti, tra cui, fatto scandaloso e permissivo per molti, alcune rappresentanti del gentil sesso. Così, quel fatale 4 settembre ai tredici asiaghesi maschi in partenza per la Toscana, si affiancarono anche sette esponenti del sesso femminile e, tra i molti "ma dove andremo a finire" e "non c'è più morale", si diede il via ad un'avventura durata dieci giorni, che resterà memorabile. Anche noi, com'era successo ai pratesi, abbiamo visto ridimensionato il programma delle esplorazioni, anche a causa della sfavorevole situazione meteorologica. No, nessun diluvio si abbatté in quei giorni sulla Toscana, ma picchiò un sole quasi equatoriale, per cui i nostri gloriosi speleologi preferirono trovare refrigerio nella piscina del Camping anziché tra le grotte della Calvana, nelle quali, dicevano, la fauna era molto più ricca e interessante.

Tra le cavità visitate, vale la pena di citare "Sant'Anna Vecchia", complesso notevole in un complesso di calcari marnosi che non supera i 500 m.s.l.m.. C'è da dire, che grazie alla collaborazione dei pratesi, tutto si è svolto nel migliore dei modi, sia per l'assistenza e i consigli in grotta (non eravamo infatti abituati al fango), che per l'aiuto costante anche fuori. Il tutto, buona sistemazione, visita ai monumenti e musei di Prato e Firenze, manifestazioni sportive (rally e antico gioco della palla grossa) e culturali (concerti), è stato organizzato in modo ineccepibile.

Per quanto riguarda la spesa pro-capite, in dieci giorni, comprendendo camping, vitto e carburante, non ha superato le 25.000 lire, il che è indice di una organizzazione ottimale.