3.5. Qualità delle acque delle sorgenti dell'Oliero e del Subiolo

Il problema maggiore riguarda l'inquinamento batterico, per i dati esatti (anche se molto limitati) basta consultare le USL di competenza. Si osserverà che esiste una variabilità nel carico batterico legata sia alle condizioni meteorologiche, sia ai vari periodi dell'anno, che spesso è al di fuori dei limiti previsti dalla legge.

Per quanto riguarda i parametri chimici invece la situazione è decisamente migliore. Una ricerca condotta proprio in questo ultimo anno, con prelievi delle acque settimanali, ha evidenziato che i parametri sono nella maggior parte dei casi, a volte anche abbondantemente, al di sotto dei valori guida previsti per le acque ad uso potabile. Solo in alcuni casi cromo, cadmio e mercurio sono al limite o leggermente superiori a tali valori. I parametri analizzati sono stati: ammoniaca, nitriti. nitrati, solfati, fosfati, cloruri, tensioattivi anionici, silice, calcio, magnesio, sodio. potassio, zinco,cadmio, cromo, mercurio, piombo, rame.

Dal punto di vista chimico si tratta di acque fondamentalmente di buona qualità anche se confrontandole con le acque delle sorgenti che fanno capo al Massiccio del Grappa, esempio Fontanazzi Cìsmon presentano livelli di vari parametri (nitrati. fosfati, cloruri, nitriti, ammoniaca e alcuni metalli pesanti) sicuramente maggiori.

Si tratta quindi di acque buone, ma che è possibile migliorare con opportuni interventi a livello di arca di alimentazione, esempio: sistemi di drenaggio e depuratori fognari e recupero delle acque di scarico e dei liquami, rimozione dei rifiuti su discariche abusive, infrastrutture adeguate anche al numero massiccio dei turisti ecc..