Nella provincia oltre 2500 grotte

Il Gazzettino - 13 giugno 1992

Il Buso della Rana a Monte di Malo: 24 Km di sviluppo, il record italiano

Le cavità conosciute nel vicentino sono oltre 2.500, un numero che fa del nostro territorio una tra le aree carsiche più esplorate in Italia e la più «setacciata» in assoluto nel Veneto.

É proprio in provincia di Vicenza, nei sottosuolo di Monte di Malo, sì ramifica la grotta sorgente più estesa di tutto Il territorio nazionale; il Buso della Rana. É una rete di cavità e cunicoli che si dipanano per. 24.135 metri, con un dislivello di 225. Questo complesso carsico ha un unico ingresso ed un reticolo dì gallerie a più livelli, impostate principalmente lungo fratture con orientazione Nord Ovest - Sud Est e Nord Est - Sud Ovest. Oltre ai reticoli orizzontali, la grotta presenta rami ascendenti e alcuni fasci di fusi che singolarmente raggiungono anche altezze superiori al 100 metri.

Risale ancora al 1887 la prima esplorazione oltre il laghetto di Caronte, situato a circa 200 metri dall'ingresso. Se il Buso della Rana è la grotta più estesa, è sull'Altopiano di Asiago che sì sviluppa quella più profonda del Veneto. Si tratta dell'Abisso di Malga Fossetta, che raggiunge un dislivello di 964 metri (la grotta è anche la terza nel vicentino per sviluppo chilometrico, con oltre 4200 metri di estensione). É costituito da una successione di pozzi, a volte ampi e profondi, intervallati da gallerie e meandri che ne rendono alquanto disagevole l'esplorazione.

Scoperto negli anni settanta dal gruppo grotte del Cai scledense si sviluppa nella parte iniziale nei Calcari Grigi e per il resto nella Dolomia Principale. Secondo sull'Altopiano per profondità é l'Abisso dei Corno (472 metri), nel comune di Asiago, in località Corno Campobianco. Le esplorazioni sono tuttora . in. corso, e l'andamento decisamente verticale assunto dalla cavità nella parte finale lascia presagire che, dopo l'ultima serie di pozzi oggi conosciuti, il meandro riprenda verso profondità ancora inesplorate.

Anche sui Lessini c'è una cavità di imponenti dimensioni, il Buso del Vento a Monte Magrè di Schio. Complessivamente 3.530 metri d'estensione scoperta negli anni Settanta e Ottanta dal Cai di Schio, e articolati in forma di galleria ad andamento meandriforme, situata in vicinanza del subentrato vulcanico.

Sui monti Berici il gruppo più significativo è quello dei Covoli di Costozza, nel comune di Longare. É un insieme di cavità naturali, di origine romana se non protostorìca, che raggiungono uno sviluppo di' oltre 950 metri. Parzialmente inagibili per i numerosi crolli che hanno interessato la porzione più interna, i Covoli vengono utilizzati ancor oggi per l'estrazione di una particolare calcarenite oligocenica (la nota «pietra di Costozza» adoperata per statue e pavimentazioni. (a firma di Davide Sacco)