Lusiana. L'esplorazione degli speleologi dei Sette Comuni - Un labirinto di grotte e pozzi sotto la contrada Abri Sassi

Lusiana. L'esplorazione degli speleologi dei Sette Comuni - Un labirinto di grotte e pozzi sotto la contrada Abri Sassi

Domenica, 20 Novembre 2005 - Il Giornale di Vicenza

Viaggio raccontato attraverso video e foto al cinema Comunale

L'insolita fioritura di una pianta di Corniolo in pieno inverno ha suggerito agli abitanti delle contrade Conte, Abri Sassi e Marotte storie fantasiose: in realtà, la pianta fioriva perché dal sottosuolo arrivava aria più calda. Lo hanno scoperto gli speleologi del gruppo Sette Comuni di Asiago, entrati in un'apertura nel terreno. Data la natura carsica del terreno, sotto l'entrata esiste una serie di cunicoli, gallerie e pozzi che portano molto in basso, praticamente sotto alle contrade Conte, Soster e Xilli, forse con un prolungamento anche verso la pianura, probabilmente verso il sottosuolo della zona Pedemontana di Laverda e Marostica.

Lo ha spiegato un componente del sodalizio altopianese, Corrado Corradin, nel presentare al cinema Comunale di Lusiana un video con le riprese effettuate nel dedalo di cunicoli, vie, passaggi, pozzi, stalattiti e stalagmiti. Per poter scendere si è dovuto anche aprire un tratto di parete, oltre il quale si è rivelata una vasta panoramica di vie in discesa.

Dal marzo del 1987 le esplorazioni si sono susseguite; ora si arriva, in cinque o sei ore, a 600 metri di profondità. Le aperture esplorate sono state catalogate come "Sala della Nina", "Bypass", "Sala dei pozzi" (uno dei quali è alto 70 metri), "Abri di Sesamo", "Pozzo col paltan", "Buca delle lettere", "Area degli animaletti" (un manico di martello dimenticato da anni ha attirato gli insetti).

La bellezza dei meandri e passaggi esplorati, evidenziata dai riflettori, annovera il complesso Abri Sassi come una delle cavità più interessanti dell'Altopiano. «Più bella e interessante del "Buso della Spaluga" - ha commentato Corradin - che, sempre nel Lusianese, porta a scendere ad una profondità di 257 metri dalla superficie, dopo un primo pozzo con un salto di 104 metri».

Il sito Abri Sassi racchiude il maggior numero di grotte esplorate finora in Altopiano (sono più di 4 mila quelle accertate) e le prossime esplorazioni permetteranno di individuare altre aperture sotterranee.

In omaggio all'assessore Federico Canalia, che a nome del Comune ha organizzato la serata, il gruppo speleologico Sette Comuni di Asiago ha offerto un rilievo stilizzato, racchiuso in un quadretto, che raffigura il complesso Abri Sassi.

L'apertura, vicino a contrada Abri Sassi, anni orsono era chiamata "Buco delle carogne" perché gli abitanti lo utilizzavano come discarica di rifiuti o vi gettavano animali morti. Gli speleologi, incuriositi dalle correnti d'aria calda che uscivano dall'apertura, hanno fatto pulizia delle immondizie (il gruppo di Malo ha svolto lo stesso servizio al Buso della Spaluga), addentrandosi in quella serie di grotte che è diventata la più interessante serie di passaggi d'Europa.