aria a malga fossetta
Partecipanti: Giacomino, Mus
Il 28 del mese scorso, pochi giorni or sono, Loris e Giacomino si sono fatti un giro in macchina fino a Malga Fossetta. Nel ritorno, giunti all’altezza del secondo Albio, a Giacomino è sembrato di vedere una dolina interessante a pochi metri dalla strada. Scesi dall’auto ispezionano la depressione, profonda due metri e chiusa. Questa fa parte di una serie di piccole doline una a fianco dell’altra, attraversate e collegate tra loro da una trincea. Giacomino si sposta sulla seconda e nota che dal terreno, al di sotto di una paretina , esce dell’aria che muove un filo di muschio che penzola dalla roccia. L’aria, nonostante non ci sia una fessura evidente è molto fredda tanto che tra l’interno della depressione e fuori ci sono almeno 15 gradi di differenza. Oggi siamo qui, io Loris e Giacomino per vedere se tanta aria cela l’abisso. Abbiamo con noi un secchio, “picco e pala” oltre a trapani e tutto quanto serve per disostruire. Tiriamo fuori dapprima terra e poi anche massi di tutte le dimensioni, anche roba veramente grande. Scaviamo a turno buttando tutto ciò che tiriamo fuori nella depressione alle nostre spalle. Mentre scaviamo io e Giacomino, Loris si fa un giro nei dintorni e un centinaio di metri a monte da dove siamo, tra le piante abbattute da Vaia scopre uno stretto pozzo di una ventina di metri, stretto ma ci si passa. Tornato allo scavo ci dà la bella notizia. Decidiamo che lo scenderemo la prossima settimana, intanto continuiamo a scavare. Andiamo avanti fino a sera abbassandoci di un metro e mezzo. Sotto di noi ci sembra di vedere una fessura molto stretta e l’aria si è fatta veramente forte. Lo scavo è molto impegnativo ma non molleremo.
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