ASTERIX

SI SCAVA SUL FONDO

Ormai le stiamo provando veramente tutte!!! A parte gli Abri Sassi che ci sta dando grosse soddisfazioni, dalle grotte-cantiere di superficie, da un bel po’ di tempo, non arrivano grandi risultati. Dalla nostra lista di buchi contrassegnati con un bel punto di domanda spunta l’Asterix, scoperto negli anni 90 nella zona di Montagna Nuova. Ricordo sempre con piacere il giorno della scoperta; Sandro Ronzani che chiama in una serata d’autunno e ci parla di questo nuovo ingresso, noi che prendiamo le macchine e una volta sul posto lasciamo cadere nel buchetto un bel po’ di foglie che vengono subito “sparate” in aria! Che gioia! Poi le tante domeniche a disostruire e la gran fatica per togliere il fango da tute e attrezzi i giorni a seguire. Poi i pozzi, poi lo stanzone, poi i vari carotaggi dove sembrava uscisse l’aria, un'altra visita qualche anno fa e poi….. niente! Oggi si torna, ci ricordiamo benissimo che c’è una fessura profonda una decina di metri che aspetta solo noi a circa 40 metri di profondità e così armati fino ai denti ci facciamo strada nella roccia! Elena è scatenata, colpo su colpo scende sempre più in basso. Fa tanto freddo che la nostra Chiaretta famosa per essere un ghiacciolino, fatica ad uscire perché con le mani non riesce ad aprire il croll. Lavoriamo parecchio facendo in modo che il materiale di scavo non scenda giù per il crepo ma si sa che la forza di gravità non aiuta in questo senso e alla fine della giornata anche se riusciamo a scendere per diversi metri, il nostro materiale finito giù dovrà essere recuperato con la speranza che qualche cosa li sotto si apra. Torniamo a casa, sulla strada del ritorno grande scorpacciata di fragoline di bosco per finire con il sempre mitico spritz aperol del Living di Asiago.