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BUSO CALDO
TRA LEGGENDA E REALTA'

Attività svolta Domenica, 01 Novembre 2020

Partecipanti: Chiaretta, Elena, Giacomino, Jack, Mus, Nino

Quando parlavo con i vecchi paesani, del bosco sopra il cimitero degli Inglesi, il Barenthal, spesso dai più “esperti” sentivo parlare di un “buso caldo”, citato sempre dopo il più famoso buso dello Sprunk che si trova nella stessa zona (pozzo di ottanta metri usato per anni come discarica comunale). Non so perchè , ma quel Buso Caldo non è mai stato localizzato da nessuno, veniva citato ma tutto si fermava là, nessun interesse da parte nostra, nessuna spiegazione precisa di dove si trovasse una cavità con un nome così interessante. A ripensarci adesso mi stupisco che Speleo come noi, alla perenne ricerca di aria non abbiano mai insistito e indagato meglio per capire dove questo buso si celasse. E’ di qualche settimana fa che Franco, fratello di Nino, conoscitore delle zone boschive visto il suo lavoro nell’ufficio patrimonio del comune di Asiago, confidi al fratello che ha “scovato” il buso caldo e lo accompagna sul luogo! Oggi tocca a noi! Andremo a scavare….. Si perche’ in realtà il buco non esiste, e’ stato sicuramente riempito con i sassi di un vecchio baraccamento, probabilmente della guerra, messoin sicurezza vista la vicinanza con la strada boschiva a fianco. Siamo in Pandemia per cui il lavoro si presta per stare tutti in compagnia e allo stesso tempo stare divisi e all’aria aperta senza correre rischi. La cosa che mi stupisce di più è che nel mio immaginario, il buso caldo fosse stato battezzato così dagli antenati perche’ in inverno in mezzo alla neve usciva questo alito caldo; invece qualche cosa non torna visto che la grotta in questo periodo, alle porte dell’inverno, tira dentro! Non so se inverte a primavera “bucando“ l’ultima cucusnea (ultima nevicata primaverile) ma questo lo scopriremo solo l’anno prossimo! I vellar sono i soliti escavatoristi, a turno aiuto anch’io e la Chiaretta! Nino ed Elena vagano nei dintorni alla ricerca di funghi e luoghi nuovi da conoscere. Per ore estraiamo terra e massi, Nino e Chiaretta ad un certo punto ritornano a casa per il pranzo invece noi continuiamo a scavare trovando finalmente la roccia! L’aria c’è, gente che ha voglia di scoprire anche, torneremo presto per continuare l’avventura!


Scritto da

Jack

Jack Socio G.S.S. dal 1990

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