fessura della Mosca
Partecipanti: Elena, Mus, Nino
Oggi dovrebbe essere stata giornata Idefix ma siamo solo io e Loris e decidiamo di andare a disostruire un buchetto trovato l’anno scorso a poche decine di metri dal Buso della Mosca, nei pressi della omonima malga. Partiamo attrezzati di leva e piccone, oltre a tutto il resto. Il nostro buco è largo soltanto una spanna ma sembra butti fuori un po’ d’aria. Col piccone e la leva allarghiamo quello che sembra un ingresso ostruito artificialmente da 3 massi molto pesanti e non riusciamo a imbragarli. Per riuscire a spostarli adottiamo questa tecnica: Mettiamo una placca con un monti –monti e con un cordino e la leva, a costo di sforzi indicibili , stappiamo l’ingresso. Sotto di noi si intravede un bel meandro levigato e stretto che scende inclinato in direzione del Buso dellla Mosca. Per farci largo tiriamo su una montagna di terriccio riempendo una robusta cassetta di cartone che avevo casualmente in macchina. Ora comincia la disostruzione vera e propria. Nel bosco che ci circonda, a fine novembre sono cadute parecchie piante, altre sono pericolosamente inclinate e appoggiate alle altre e in questo momento soffia un vento molto forte per cui ogni tanto ci guardiamo intorno per controllare la situazione. Verso il primo pomeriggio arriva a darci man forte Elena che ci dà il cambio nello scavo. Purtroppo, mentre tira fuori del materiale, un sasso di 5-6 chili si stacca dalla parete e la colpisce al tricipite procurandole un bel trauma. La grotta è ora profonda un paio di metri e lunga 5 e si vede il meandro che continua. A questo punto pieni di freddo si decide di tornare a casa e con l’Elena zoppicante carichiamo tutto in macchina e andiamo al Turcio a bere una meritata cioccolata con panna.
Commenti (0)