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IL BERTIAGA CI RESPINGE...
E DOPO ANNI SI TORNA ALLA COGOLA

Attività svolta Domenica, 01 Febbraio 2015

Partecipanti: Elena, Marchetto, Nino

Oggi, decisi a puntare al Bertiagaloch prima che la neve ci impedisca definitivamente l’accesso, ancora una volta dobbiamo rinunciare a causa di un problema al pick-up del Nino che, una volta arrivato alla cava, ha cominciato a lanciare strani segnali di fumo (nel vero senso della parola!!!). Costretti ad una rapida ritirata, per non ritrovarci appiedati, pensiamo ad una alternativa in zona per qualche ora di sana esplorazione. A Nino viene in mente la Cogola. Così trasbordiamo tutto sulla macchina di Marco e ci dirigiamo verso questa grotta dove personalmente metto piede per la prima volta. Parlare di avvicinamento sembra una parola grossa…più o meno 2 minuti dalla macchina…!!! L’ingresso è un antro in cui volendo ci si può tranquillamente cambiare o banchettare, a ridosso di grandi blocchi di frana decorati da meravigliose concrezioni di ghiaccio che meriterebbero certo una bella foto. Nino comincia a preparare il materiale per scavare in una fessura proprio li all’ingresso, mentre io e Marco ci lanciamo in mezzo alla frana alla ricerca di qualche altro punto buono: Marco si infila in un mendrino concrezionato che poco più avanti sembra chiudere, mentre io raggiungo una stanzetta sotto la frana. Sul pavimento, lungo la parete di destra mi colpisce un piccolo pertugio riempito di terra e sassi dal quale però sento arrivare forte e chiara una bella corrente d’aria! Chiamo Nino a gran voce che arriva con l’accendino già pronto in mano! Lo accendiamo e lo infiliamo nel buco…non c’è dubbio, qua dev’esserci qualcosa! Così trasferiamo qui il materiale da scavo e ci mettiamo subito all’opera. Non appena allarghiamo per riuscire a infilarci la testa vediamo di là un meandro tutto concrezionato che sembra proseguire dritto almeno per i primi metri… Con l’entusiasmo alle stelle ci diamo dentro finché finalmente riusciamo a infilarci. Il meandro merita proprio di essere visto…per terra c’è dell’acqua e le pareti sono rivestite di colate così grosse che impediscono il passaggio e non riusciamo a capire se la via sia completamente chiusa. In compenso sulla sinistra si intravede un altro pertugio, come l’ingresso di un meandro, da cui sembra effettivamente provenire l’aria. Nino tenta di allargare per capire meglio e anche qui sembra esserci un bel meandro! Speriamo le nostre intuizioni siano giuste… di certo torneremo per verificare.


Scritto da

Elena

Elena Socio G.S.S. dal 2007

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