KLOISELOCH

LA VORAGINE CHE NON TI ASPETTI

Finalmente ci togliamo questo sassolino dalla scarpa. La voragine sempre conosciuta da Davide che dava per scontato la già avvenuta esplorazione, è stata finalmente scesa ed esplorata dal Gruppo Speleologico Settecomuni. Giornata soleggiata e quasi calda quella di oggi sull’Altopiano, questa settimana abbiamo visto di nuovo la neve, sentito il freddo e riassaporato l’aria della primavera. Elena non c’è; per tutto il mese sarà super-impegnata con un corso di speleologia in qualche parte del mondo, i vecchi non mollano e compatti si organizzano al meglio per portare avanti esplorazioni e rilievi di nuove e vecchie grotte (tra un po’ ci sarà la riunione del catasto). Io, Nino, famiglia Vellar siamo puntuali all’appuntamento. Carichiamo le macchine e via verso le Kloise, localita’ conosciuta ad Asiago perche’ negli anni 70 c’era una discarica comunale e un po’ più in basso una discarica di “schitti” di gallina necessaria in quegli anni perche’ sull’Altopiano c’erano numerosi allevamenti di polli. Arriviamo sull’orlo del Baratro, mentre io placchetto e faccio foto nino comincia con il rilievo usando per la prima volta il DistoX (strumento fantastico). Dopo un oretta siamo tutti sulla base del pozzo a 25 metri di profondità dove Loris ha già individuato una prosecuzione tra i sassi. Si scava! Io provo da un'altra parte ma il mio lavoro non dà buoni risultati. Poi batto palmo a palmo tutta la frana alla ricerca di una via che trovo ma che porta nello stesso pozzetto in cui stanno scavando gli altri. Sul fondo della voragine c’è ancora neve e questo mi fa pensare che la grotta sia “tappata” e sia diventata una trappola del freddo! Vengo smentito poco dopo quando Loris riesce ad infilarsi e passare sotto la frana. Lo seguiamo tutti e scendiamo in mezzo ai massi per parecchi metri. Nuovo stop a circa 35 metri di profondità dove iniziamo a spostare qualche sasso e ad intravedere un piccolo pertugio… E’ tardi, Loris ha già pronto il cibo in tavola, si torna a casa.