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MONTAGNA NOVA E VAL BOSCATO
DELUSIONE E GIOIA

Attività svolta Domenica, 08 Marzo 2020

Partecipanti: Davide, Elena, Giacomino, Jack, Mus
Altri partecipanti: ALBERTO

Sui monti dell’Altopiano sono caduti, qualche giorno fa, più di 100 cm di neve. L’inverno sembra essersi spostato in avanti di qualche mese e forse bisogna abituarsi a questo fatto. Diversamente, nella scarpata meridionale della conca, sulle pendici di Conco e Lusiana tutto procede come sempre e la primavera avanza come da programma riempiendo prati e boschi di bucaneve, primule ed ellebori! Il programma improvvisato di oggi prevede la disostruzione di una fessura trovata da Loris il giorno prima insieme al figlio Giacomino in zona Montagna Nova dietro la nuova centrale di smistamento dell’Enel a Bocchetta Galgi. Siamo in sei, tantissimi, la prima idea era quella di proseguire lo scavo all’Hornerloch sul monte Corno ma quel buchetto è freddissimo e in sei sarebbe stata un agonia! La fessura è proprio bordo strada (tipico per il GSS) e il giovane Giacomino con Alberto si offrono volontari per iniziare lo scavo. Io vado a farmi un giretto la intorno con la speranza di trovare qualche nuova grotta, visito qualche galleria e trincea della guerra scavati tra i massi rossi ammonitici isolati dove ti sembra di essere scaraventato di colpo in una scenografia fiabesca favolosa! Non trovo quello che cerco pero,’ scendendo in una valletta, il mio pensiero va in una grotta scoperta diversi anni fa in Val Boscato, aria, frana e un bel punto di domanda a cui dare una risposta da diverso tempo. Raggiungo i miei compagni che hanno già decretato la fine del nuovo abisso profondo 1,4 metri e faccio la proposta di spostare il cantiere in val dei Bonati. L’idea piace a tutti e così nel primo pomeriggio ci troviamo davanti l’ingresso della grotta. Questa volta scendo io, Alberto e Loris! Non servono corde per procedere perché la cavità è profonda pochi metri; sul fondo stretto ci sono sassi di crollo dappertutto e non è chiaro dove la grotta possa andare avanti. Dopo un breve consulto con Alberto localizzo il punto dove scavare e comincio a tirare fuori sassi di ogni misura e peso. Niente mazzetta, niente trapano e dopo una mezzoretta scorgo, un paio di metri più avanti sulla destra, una stanzetta. Riesco a liberare tutto e poco dopo sono dentro! Sembra finire ma dopo breve studio capisco di essere dentro ad un meandro tappato! Arriva anche Alberto e ricominciamo a spostare e accatastare altri sassi; altra mezzoretta di lavoro, stavolta anche con l’ausilio del trapano, ed entriamo nel meandro! Sembra andare avanti da tutte e due le parti ma una leggera brezza che tira dentro ci indica qual è la via giusta da seguire. Scende anche Loris per rendersi conto dell’andamento della grotta… Per oggi basta così, ci accontentiamo felici di aver trovato (forse) la via giusta per questa vecchia grotta quasi dimenticata.


Scritto da

Jack

Jack Socio G.S.S. dal 1990

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