NUOVO POZZETTO VICINO AL BRUTTO BUSO
GIORNATE ALL’INSEGNA DELL’ESPLORAZIONE, BATTUTE, RILIEVO, PLACCHETTAGGIO
Partecipanti: Davide, Jack, Mus, Nino
Altri partecipanti: Diego piccolo
Un fine settimana intenso per il gruppo che approfittando del bellissimo tempo va alla ricerca di vecchie e nuove grotte nella zona sud di Asiago.
Sabato mattina io e Marcone andiamo alla ricerca di un paio di grotte in zona Lazzaretto e Granezzetta. La prima si trovava in un piano di cava dismessa e ritrovarla sarà impossibile, la seconda, che dovrebbe trovarsi a poche decine di metri dalla strada, proprio non vuole sapere di celarsi a noi. Tra l’altro Vaia non aiuta infatti, in quella zona, il vento ha fatto disastri e per muoversi nel bosco ci vogliono tecniche Tarzaniane! (la grotta in questione si chiama kujarloch)
Ritorniamo a casa con un bottino magro visto che riusciamo a placchettare solamente il Buso del crinale, una dolina profonda pochi metri.
Domenica mattina tocca a Nino e Loris che battono la zona Rogabisa, anche qui due grotte non ben identificate rientrano nel bottino del gruppo.
Nel pomeriggio di nuovo io, Nino, Davide e il piccolo Diego.
Questa volta andiamo sul sicuro decidendo finalmente di scendere il pozzetto trovato da Nino a qualche centinaio di metri dal famoso Brutto Buso, abisso profondo più di 100 metri adibito, negli anni 70 a discarica comunale (senza parole….).
A scendere il pozzo sono io, Davide deve stare con il piccolo, Nino non sembra avere una gran voglia di tuta Speleo addosso.
Io mi cambio, loro armano; scendo, Nino comincia il rilievo da sopra, io lo finisco da sotto.
La grottina è carina però deve essere tristemente nota a qualche deficiente che per liberarsi di qualche bestia usa questa grotta come tomba di famiglia (senza parole 2 …).
Placchettiamo, disarmiamo e poi via verso il Monte Tondo dove Davide sa dove si trova l’abisso di Cima Fondi.
Lo troviamo, placchettiamo, ci affidiamo a qualche satellite per posizionarlo correttamente e giochiamo al lancio del sasso visto che il pozzo a cielo aperto è profondo e sentire il rumore dei sassi nel vuoto dà sempre una certa gioia a noi Speleologi.
Aperitivo finale e tutti a casa!
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