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NUOVO POZZETTO VICINO AL BRUTTO BUSO
GIORNATE ALL’INSEGNA DELL’ESPLORAZIONE, BATTUTE, RILIEVO, PLACCHETTAGGIO

Attività svolta Domenica, 27 Ottobre 2019

Partecipanti: Davide, Jack, Mus, Nino
Altri partecipanti: Diego piccolo

Un fine settimana intenso per il gruppo che approfittando del bellissimo tempo va alla ricerca di vecchie e nuove grotte nella zona sud di Asiago. Sabato mattina io e Marcone andiamo alla ricerca di un paio di grotte in zona Lazzaretto e Granezzetta. La prima si trovava in un piano di cava dismessa e ritrovarla sarà impossibile, la seconda, che dovrebbe trovarsi a poche decine di metri dalla strada, proprio non vuole sapere di celarsi a noi. Tra l’altro Vaia non aiuta infatti, in quella zona, il vento ha fatto disastri e per muoversi nel bosco ci vogliono tecniche Tarzaniane! (la grotta in questione si chiama kujarloch) Ritorniamo a casa con un bottino magro visto che riusciamo a placchettare solamente il Buso del crinale, una dolina profonda pochi metri. Domenica mattina tocca a Nino e Loris che battono la zona Rogabisa, anche qui due grotte non ben identificate rientrano nel bottino del gruppo. Nel pomeriggio di nuovo io, Nino, Davide e il piccolo Diego. Questa volta andiamo sul sicuro decidendo finalmente di scendere il pozzetto trovato da Nino a qualche centinaio di metri dal famoso Brutto Buso, abisso profondo più di 100 metri adibito, negli anni 70 a discarica comunale (senza parole….). A scendere il pozzo sono io, Davide deve stare con il piccolo, Nino non sembra avere una gran voglia di tuta Speleo addosso. Io mi cambio, loro armano; scendo, Nino comincia il rilievo da sopra, io lo finisco da sotto. La grottina è carina però deve essere tristemente nota a qualche deficiente che per liberarsi di qualche bestia usa questa grotta come tomba di famiglia (senza parole 2 …). Placchettiamo, disarmiamo e poi via verso il Monte Tondo dove Davide sa dove si trova l’abisso di Cima Fondi. Lo troviamo, placchettiamo, ci affidiamo a qualche satellite per posizionarlo correttamente e giochiamo al lancio del sasso visto che il pozzo a cielo aperto è profondo e sentire il rumore dei sassi nel vuoto dà sempre una certa gioia a noi Speleologi. Aperitivo finale e tutti a casa!


Scritto da

Jack

Jack Socio G.S.S. dal 1990

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