Un'esplorazione coi botti
Ecco il regalo del Monte Corno...
Partecipanti: Elena, Nino, Sandro
Stamattina, nonostante le previsioni iniziali fossero buone, tra malati e non pervenuti, alla fine ci troviamo solo io e Nino, armati di tutto il necessario, per andare ad aprire un nuovo buco sul Monte Corno, indicatoci qualche giorno fa da un amico cacciatore.
A parte la difficoltà iniziale nel trovare l’ingresso del pozzo la giornata sembra davvero promettente e siamo ansiosi di metterci al lavoro. Io ho con me anche la videocamera. Siamo decisi a documentare fin dall’inizio la scoperta di quello che speriamo essere un nuovo grande abisso!
Quando ancora ci stiamo preparando ci raggiunge anche Sandro Ronzani che con nostro sommo piacere si unisce alla spedizione. Il lavoro sembra piuttosto facile visto che si tratta di rimuovere qualche sasso sopra e intorno all’ingresso e leva e piede di porco sono più che sufficienti per fare il tutto.
In realtà più togliamo e più sembra ci sia da togliere perché per il primo metro si tratta di materiale “cementato” solo dalla terra e che alla prima pioggia potrebbe venir via. Perciò Nino e Sandro cercano di pulire meglio che possono.
Nel frattempo una fitta nebbia sale in fretta e ci avvolge, rendendo la temperatura molto meno gradevole. Ora l’apertura è diventata piuttosto agevole anche se c’è ancora del materiale instabile.
Ogni volta che un sasso cade nel pozzo rimaniamo in religioso silenzio ad ascoltare quei tonfi e ognuno di noi sogna grandi spazi e grandi profondità…
Ormai sono 2 ore che si scava di buona lena e Sandro si siede in fianco all’ingresso per verificare com’è la situazione, quand’ecco arrivare la sua esclamazione: “Ma quello è uno spit!!!
Un velo di delusione, ben più fitto della nebbia che persiste, si stende su tutti noi decretando la fine di questa giornata lavorativa e del nostro entusiasmo…
Commenti (1)
claudio
fasive na mappa dei busi stropaiiiiiiiii...........ciao claudio