Giornata mondiale dell'acqua

22 marzo 2003

kofiannanL'acqua è fondamentale per degli ecosistemi sani, per lo sviluppo sostenibile e per la stessa sopravvivenza umana. Tuttavia, troppo spesso, in troppi luoghi, l'acqua viene sprecata, inquinata e data per garantita. In tutto il mondo inquinamento, consumo eccessivo ed una gestione idrica scadente stanno facendo diminuire sia la quantità che la qualità dell'acqua disponibile. L'agricoltura, in particolare, è fra i maggiori responsabili, accaparrandosi la parte del leone delle risorse idriche, e tuttavia risultando spesso inefficiente in molte delle sue attività di ordinaria amministrazione che fanno uso dell'acqua. Già oggi la domanda complessiva di acqua procede più velocemente rispetto alla crescita della popolazione. Se le tendenze attuali continueranno, sulla terra due persone su tre soffriranno di carenze idriche da moderate a gravi entro poco più di due decenni a partire da adesso.

In un mondo che opprime, è il povero che vive nei paesi in via di sviluppo a soffrire di più. Sono loro che non dispongono di accesso all'acqua pulita; loro che sovente pagano i prezzi più elevati per l'acqua; loro che non dispongono di impianti fognari e servizi igienici adeguati; loro ad avere l'opinione meno importante in tema di gestione idrica. E sono i bambini che vivono fra loro – più di due milioni – che muoiono ogni anno a causa di malattie causate dall'acqua. Questa è una crisi sociale, economica, ambientale e politica che dovrebbe essere fra le priorità più elevate della comunità mondiale.
Nel 2000, in occasione del Vertice del Millennio, e ancora per il Vertice Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile dello scorso anno a Johannesburg, i leader mondiali hanno riconosciuto la centralità dell'acqua ai fini dello sviluppo umano, e si sono impegnati a favore di una agenda scrupolosa e che prevedesse dei limiti temporali precisi per affrontare i problemi attuali e futuri delle risorse idriche e degli impianti fognari. Quest'anno, l'Anno Internazionale dell'Acqua, dobbiamo passare dalle promesse ai fatti, dagli impegni ai progetti concreti, dalle intenzioni alle realizzazioni.
E' stato spesso detto che in un determinato momento le crisi e le scarsità idriche condurranno a un conflitto armato. Ma questo non deve essere il caso. I problemi idrici, infatti, hanno anche rappresentato un catalizzatore per la cooperazione fra i popoli e le nazioni. I paesi che dispongono di competenze nella "irrigazione a gocce" o nella gestione dei bacini idrografici e sulle inondazioni delle pianure stanno condividendo con altri quelle conoscenze e quelle tecnologie. Scienziati, autorità locali, organizzazioni non governative, imprese private e organizzazioni internazionali stanno unendo i propri sforzi nella speranza di determinare una "rivoluzione blu" che è estremamente necessaria e di migliorare la gestione di questa risorsa essenziale. Qualunque cosa divida la comunità umana, che viviamo a monte o a valle, in città o nelle aree rurali, le questioni idriche – il ciclo globale in se stesso – dovrebbero unirci in uno sforzo comune per proteggere e condividere in maniera equa, sostenibile e pacifica queste risorse.
Gli investimenti, le politiche e le tecnologie necessarie per reagire a questa sfida sono alla portata dei nostri mezzi. Ora lavoriamo tutti insieme per garantire l'acqua necessaria al futuro del pianeta.

Messaggio del segretario generale dell'O.N.U. Kofi Annan