Sotto esame la qualità dell'acqua del Ghelpack

Sotto esame la qualità dell'acqua del Ghelpack

Sabato, 23 maggio 2009 - Il Giornale di Vicenza

Un fatto insolito avvenuto nei giorni scorsi ha attratto l'attenzione di numerosi passanti che transitavano in zona Mörar ad Asiago. Chi buttava l'occhio verso il Ghelpack, il torrente che attraversa Asiago, l'avrebbe visto blu.

L'intensa colorazione non era però dovuta a qualche forma di inquinamento, ma a un colorante messo nel torrente per monitorare il tempo di percorrenza dell'acqua dall'Altopiano alle falde acquifere della sorgente di Oliero. L'esperimento, effettuato dal Gruppo Speleologico Settecomuni coadiuvato da numerosi geologi e tecnici, ripete uno simile avvenuto 25 anni fa. Lo scopo è appunto la tracciatura dell'acqua del torrente e il calcolo del tempo impiegato dall'acqua per raggiungere Oliero.

Un percorso che inizia quando l'acqua sparisce negli inghiottitoi presenti in più punti nel letto del torrente e, attraverso canali sotterranei, arriva alla sorgente in territorio di Valstagna dove altri ricercatori attendevano per vedere quando l'acqua colorata sarebbe arrivata. Il senso dell'operazione è di attivare un monitoraggio delle acque nel tempo, monitoraggio che potrà proseguire grazie al laboratorio analisi in via di completamento e collocato all'interno dello stabile del Museo dell'Acqua.

Nel laboratorio saranno valutati a cadenza regolare la qualità ed il tasso di inquinamento delle acque e la loro possibile contaminazione lungo il percorso fino alla pianura. I risultati saranno a disposizione al Museo dell'Acqua che sarà inaugurato a fine mese. (a firma di G.R.)