Problemi tecnici e logistici della speleologia in alta quota con riferimento all'esperienza delle spedizioni Samarcanda in Asia centrale

Tullio Bernabei e Antonio De Vivo

Vengono delineate le problematiche organizzative, logistiche e tecniche emerse nel corso di due spedizioni speleologiche (1989 e 1991) effettuate in Asia Centrale, più esattamente sui contrafforti occidentali del Pamir, nel corso delle quali sono stati esplorati, tra l'altro, l'abisso più profondo dell'Asia (-1370) ed il sistema più alto del mondo (3720 s.l.m.).

Le ricerche si sono svolte comprese fra 2700 e 3900 metri, su territori estremamente vasti ed isolati dove i trasporti e le comunicazioni radio hanno giocato ruoli decisivi. Anche l'acclimatazione e l'alimentazione sia per l'attività esterna che per quella sotterranea, hanno avuto una importanza fondamentale per il buon esito delle esplorazioni.

Significative sono state inoltre le differenze fisiologiche nella progressione in grotta a 3700 metri di quota e con temperature inferiori OC. Si presentano infine una serie di criteri organizzativi utili per future spedizioni.