Considerazioni sull'attività del 1991

Loch '90 - '91 - Speleologia in Altopiano

Nei primi mesi dell'anno i nostri interessi si sono rivolti a cavità ubicate nella parte sud dell'altopiano, gran parte delle quali erano a noi già note da tempo. Le disostruzioni hanno ancora una volta costituito una attività primaria del nostro lavoro: infatti ben 27 uscite si sono svolte in questo senso. Due grotte in particolare, il Buso del Diavolo ed il Buso in contra' Turchia, sono state individuate e riaperte dopo essere rimaste chiuse per quarant'anni. Poi, con sciogliersi della neve in montagna, parte dell'attività di campagna si è concentrata sul massiccio del monte Verena dove tre grotte ci vedono ormai da qualche anno impegnati nella ricerca di prosecuzioni. Qui i risultati non sono stati direttamente proporzionali agli sforzi profusi perché non abbiamo ancora trovato, come speravamo, il grande abisso.

Comunque alla 51VVI, Spelonca della Neve, dove profondità e sviluppo misuravano rispettivamente 21 e 36 metri, sono stati ora portati a 56 e 258 metri. Alla 1174VVI, Busa della Caldera o Khéssealprönno, l'allargamento di una condottina (6 uscite solo nel 91) ha portato alla scoperta di 50 m. di grotta nuova che conducono ad una sala da cui si diramano ben sette meandri tutt'ora in esplorazione.

Nell'altra grotta del m. Verena, il Buso Tondo, non abbiamo ottenuto nel corso dell'anno risultati apprezzabili. Sono invece proseguite, nel comune di Lusiana, le esplorazioni ed il rilievo di due grandi grotte. Agli Abri Sassi, 3500VVI, è stato esplorato un tratto di ramo nuovo nella zona del fondo ed il rilievo è stato aggiornato da -180 a -353 portando lo sviluppo complessivo da 1.226 m. a 1.838 m. Anche all'Obelix (3499VVI) la profondità rilevata sale da -370 a -400 e lo sviluppo da 818 m. a 927 m.

Da segnalare due uscite al Buso di Busafonda (667VVI) che purtroppo continua ad essere usato come discarica. Il nostro gruppo, in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, ha provveduto a riportare in superficie alcuni reperti indiziari ed ad inoltrare alla magistratura una denuncia contro ignoti per inquinamento ambientale. Nel corso del 1991 nessuna nuova cavità è stata rilevata. I rilievi fatti sono cinque ed in tutti i casi si tratta di aggiornamenti piuttosto consistenti in quanto, le nuove parti di grotta rilevate, se sommate tra loro, arrivano quasi a 1.000 m. di sviluppo.

P. R.