Corso '90

Loch '90 - '91 - Speleologia in Altopiano

Ebbene sì, dopo dieci anni e più, siamo finalmente riusciti a mettere in piedi un altro corso di speleologia. Non si può certo dire che sia stato un corso classico, anzi. Si è trattato di un corso un po' informale, diverso dai soliti sia per il tipo di impostazione che per la flessibilità del programma. I risultati non proprio entusiasmanti del corso precedente (1981) non ci avevano reso molto ottimisti facendo sì che anche stavolta affrontassimo l'argomento con scarsa convinzione. D'altro canto, la ricerca di forze nuove all'interno del nostro gruppo diventava a questo punto di importanza vitale. Stampammo così una vistosa locandina che invitava gli eventuali interessati ad una riunione nella quale si sarebbe discusso sulla programmazione di un corso di introduzione alla speleologia.

Due o tre amici ci avevano già manifestato la loro disponibilità all'argomento e rimanemmo piacevolmente sorpresi quando, in occasione della riunione suddetta vedemmo arrivare in sede una decina di aspiranti corsisti. Si trattava per lo più di persone che avevano avuto modo di conoscerci attraverso il nostro bollettino.

Di proposito non avevamo fissato preventivamente alcuna data per le lezioni del corso in quanto pensavamo di adattare il calendario alle esigenze dei corsisti in modo da assicurarci il maggior numero di partecipanti possibile e ridurre così al minimo eventuali defezioni.

Stilammo così, di comune accordo con gli allievi un programma di massima: il corso si sarebbe svolto in un arco di tempo variabile da un mese e mezzo a due mesi, con sei o sette lezioni pratiche tra le quali tre palestre, e cinque teoriche.

Fissammo soltanto la data della prima lezione teorica. Poi, ad ogni lezione avremmo deciso la data dell'incontro successivo tenendo conto soprattutto delle esigenze degli allievi nonché della situazione meteorologica, e questo per coinvolgere al massimo tutti i partecipanti. Questo tipo di impostazione si è rivelato ottimale in quanto, in modo particolare per quanto riguarda la parte pratica, siamo riusciti a fare un corso su misura per ogni singolo allievo.

Le uscite
Durante le prime uscite in palestra tutti gli allievi hanno acquisito una buona preparazione tecnica tanto che già alla seconda uscita in grotta (la prima si era svolta al Buso della Rana nel comune di Monte Malo) abbiamo affrontato l'Abisso Est, una verticale piuttosto impegnativa. Le altre uscite si sono svolte agli Abri Sassi (ramo Rolling Stones e ramo dei Quattrocento), all'Obelix e ancora agli Abri Sassi (ramo Principale).

La teoria
Per quanto riguarda la parte teorica non abbiamo ritenuto fosse il caso di affrontare tutti gli abituali argomenti di un corso limitandoci a pochi accenni, cercando invece di approfondire, per quanto possibile in poche serate, alcune basilari nozioni di carsismo (facendo sempre riferimento al massiccio dell'altopiano) nonché metodi e problematiche del rilievo topografico.
Al termine delle lezioni previste, preso atto del notevole interesse dimostrato dagli allievi abbiamo pensato bene di aggiungere un paio di uscite premio che a quanto sembra sono state piuttosto gradite.

Gli allievi
I nostri aspiranti speleo sono stati per noi una vera sorpresa. Oltre ad essere tanti, grande qualità (prevedevamo non fossero più di 5 o 6 nella migliore delle ipotesi), si sono dimostrati tutti molto interessati ai nostri discorsi. Molti di loro, subito dopo la conclusione del corso, si sono immediatamente inseriti nelle normali attività del gruppo. Sarei tentato di dire che sono anche (quasi tutti) piuttosto svegli e simpatici ma non vorrei si montassero troppo la testa. Hanno preso parte al corso: Valentina D'Odorico, Gloria Baù, Giacomo Silvagni, Cunico Massimo, Alessandro Gattolin, Lorenzo Degiampietro, Diego Pizzigolotto, Baù Lucio, Digiorgio Luciano.

P. R.